Nella prima seduta della settimana i maggiori listini europei hanno chiuso con variazioni di poco rilievo e con pochi scambi assottigliati dalla chiusura per festività di Wall Street. Il Ftse Mib di Milano ha segnato un -0,1% riscendendo poco sotto i 19mila punti.
In calo dello 0,4% il Ftse Italia Servizi Pubblici, su cui ha pesato il -0,9% di Enel. Nella top 5 del Ftse Mib nonchè la migliore delle Big Cap del settore è stata invece Terna (+1%), che ieri ha presentato il Piano Strategico 2017-2021 e i dati preliminari 2016. Nel dettaglio, la società prevede investimenti per circa 4 miliardi nei 5 anni, ricavi in aumento a circa 2,3 miliardi e un Ebitda a circa 1,7 miliardi nel 2021. Inoltre, Terna ha esteso la politica dei dividendi con un CAGR del 3% fino a fine Piano, con un pay-out complessivo che si manterrà al di sotto del 70 per cento. Per quanto riguarda i preliminari 2016, i ricavi e gli investimenti risultano in linea con la guidance rispettivamente a 2,1 miliardi e 900 milioni, mentre l’Ebitda è leggermente superiore (1,54 miliardi contro 1,53 miliardi indicati). Pari a 8 miliardi l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016, in linea col valore di fine 2015.
Nel segmento delle Mid Cap ha continuato il proprio trend positivo Hera (+0,7%), mentre tra le Small Cap la migliore è stata TerniEnergia (+1,2%).