Il colosso elettrico italiano ha pubblicato il suo terzo report trimestrale relativo ai dati operativi. Questo documento periodico, pubblicato in anticipo rispetto ai dati definitivi 2016 (che verranno approvati dal CdA il prossimo 16 marzo), tiene conto dei cambiamenti alla struttura organizzativa adottati lo scorso 8 aprile: la denominazione dell’area “Europa dell’Est” è stata modificata in “Europa e Nord Africa” e sono state create le due nuove aree geografiche “Nord e Centro America” e “Africa Sub-Sahariana e Asia”.
Entrando nel dettaglio, nel 4° trimestre 2016 la produzione netta di energia elettrica del gruppo Enel è stata pari a 66.628 GWh, in flessione del 5% rispetto agli ultimi tre mesi del 2015. In particolare, c’è stata una forte contrazione dell’output delle centrali nucleari (-39%) e un calo della generazione idroelettrica (-9%) ed eolica (-3%), mentre è aumentata la produzione degli impianti CCGT (+11%), di quelli alimentati a petrolio e gas (+5%) e da altre fonti rinnovabili (+12%). Sostanzialmente stabile, invece, l’output delle centrali a carbone (-1%).
Analizzando i dati sulla generazione elettrica per area geografica, la diminuzione è imputabile soprattutto all’America Latina (-7% su base annua), all’area che include Romania, Russia, Belgio, Grecia e Bulgaria e Nord Africa (-24%) e a Nord e Centro America (-5%). È invece cresciuta la produzione elettrica in Italia (+3%), in Spagna (+6%) e nell’area che include Sud Africa e India (+265%).
Spicca, in particolare, il +54% della produzione delle centrali CCGT in Italia, il +20% dell’output degli impianti spagnoli a carbone e il -9% delle centrali idroelettriche in America Latina.