L’indice infrastrutture italiane ha terminato la seduta di ieri in flessione dello 0,9%, sottoperformando l’Euro Stoxx Prodotti e Servizi Industriali (+1,1%) e il Ftse Mib (+0,3%). Il listino milanese ha chiuso in positivo grazie ai buoni dati macro della zona euro e al rialzo dei prezzi del petrolio che hanno controbilanciato la debolezza del settore bancario.
All’interno del Ftse Mib Atlantia chiude in flessione dello 0,5 per cento. Tutti segni meno anche per le società a media capitalizzazione. Limitano le perdite Enav (-0,4%), Astm (-1%), Ei Towers (-1,2%), e Save (-1,2%).
L’unico segno più lo troviamo tra le small cap ed è Fnm che guadagna il 2,1 per cento.
Novità per il comparto torri dall’Europa. Cellnex punta a fare dell’Italia il primo mercato. Lo ha riportato in un’intervista l’Ad Tobias Martinez Gimeno, sottolineando che non sta cercando di crescere in Italia attraverso l’acquisizione di nuove torri, ma con progetti ad alto valore aggiunto in partnership con i suoi clienti.
Infine, la spagnola Telefonica ha raggiunto un accordo con KKR Group, operatore internazionale di private equity, per vendere fino al 40% della propria sussidiaria delle infrastrutture Telxius Telecom per un controvalore complessivo di 1.275 milioni (12,75 euro per azione).