Il Ftse Mib chiude con una flessione dello 0,8% in una giornata senza spunti particolari da un punto di vista macroeconomico, anche se lo scenario politico europeo è stato caratterizzato dall’accordo per le prossime elezioni in Francia fra il centrista Fançois Bayrou e il candidato del centrosinistra Emmanuel Macron.
Il mercato è stato comunque appesantito dal comparto bancario, che cede l’1,8% sulle incertezze emerse sul fronte politico con la scissione nel partito di governo (PD), oltreché dell’evoluzione variabili macro e della possibile ricaduta sul sistema creditizio che oggi deve ancora risolvere il tema degli npl per adeguarsi alle richieste delle autorità europee.
In questo contesto pressoché tutti i titoli mettono in luce il segno meno, con Intesa che riesce a contenerlo nell’1% mentre Mediobanca cede il 3,4% e Bper il 3,8 per cento. Va peggio per Banco Bpm, che lascia il 4,2% e senza alcun motivo particolare.
Unico segno positivo per Credem con un guadagno dell’1,4 per cento.