Avvio intorno alla parità per i principali listini europei, dopo la seduta incolore di Wall Street e le modeste prese di beneficio sulle piazze orientali. Intorno alle 9:20 il Ftse Mib di Milano guadagna un timido 0,3%, così come il Cac 40 di Parigi, mentre l’Ibex 35 di Madrid è in rialzo dello 0,6 per cento. Sostanzialmente invariato il Dax di Francoforte mentre il Ftse 100 di Londra cede lo 0,2 per cento.
Il rapporto della Fed sull’ultima riunione di febbraio, diffuso ieri sera, ha evidenziato la necessità di accelerare il ritmo di salita dei tassi di interesse, ma è risultato più morbido rispetto alle dichiarazioni della Yellen della scorsa settimana e non ha inciso né sui mercati americani né tantomeno su quelli asiatici.
Nell’agenda macroeconomica odierna spicca la lettura finale sul Pil tedesco del quarto trimestre, che ha confermato in pieno le precedenti rilevazioni (+0,4% il dato destagionalizzato su base trimestrale), mentre l’indice Gfk sulla fiducia dei consumatori ha lievemente disatteso le stime.
L’indice sulla fiducia manifatturiera di febbraio in Francia si è attestato a 107 punti contro i 106 stimati, mentre in mattinata sono attesi i dati Istat sulle vendite al dettaglio di dicembre.
Per quanto riguarda gli Stati Uniti, in programma le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione e le scorte di petrolio Eia, dopo che il rapporto preliminare dell’Api, l’associazione dei produttori a stelle e strisce, ha stimato un calo di 884 mila barili nella scorsa settimana. Nel frattempo Brent e Wti recuperano quasi l’1% dopo il calo di ieri, tornando rispettivamente in area 56,4 e 54,1 dollari al barile.
Sui mercati obbligazionari si nota un incremento dei rendimenti decennali per quanto riguarda i titoli di Stato di Italia (2,22%), Spagna e Portogallo, mentre Bund e Oat sono sostanzialmente stabili. Di conseguenza lo spread Btp-Bund risale a 194 punti base.
Scarsi movimenti sul Forex, dove il cambio euro/dollaro è pressoché invariato a 1,055 e lo yen mantiene le posizioni sul dollaro (USD/JPY a 113,3) e sull’euro (EUR/JPY a 119,6).
A Piazza Affari, avvio positivo per TENARIS (+1,4%) in attesa della conference call dopo i conti approvati ieri, che hanno evidenziato risultati economici in calo sul pari periodo 2015 ma nel complesso in linea con le stime degli analisti.
Acquisti anche su TELECOM ITALIA (+0,6%), in attesa dei conti di Vivendi, e su MEDIOBANCA (+1,1%). Ancora in rialzo STM (+1,3%), la migliore di ieri dopo la promozione da parte degli analisti di Barclays.
Leggero segno più anche per UNICREDIT (+0,2%). Si chiude oggi il termine per l’esercizio dei diritti per l’aumento di capitale da 13 miliardi, che dovrebbe registrare una sottoscrizione pressoché integrale dell’operazione. L’eventuale inoptato sarà offerto in Borsa, con conclusione dell’intera operazione entro il 10 marzo. Il buon esito dell’aumento è comunque garantito da un consorzio di 30 banche.
In rialzo di mezzo punto percentuale SAIPEM, che riunisce oggi il cda per il preconsuntivo di bilancio. Sottotono invece CNH (-1,2%) e MEDIASET (-0,6%).
Fuori dal listino principale, partenza lievemente negativa per SALINI IMPREGILO (-0,4%), che rilascerà oggi i risultati preliminari del 2016.