Save – Finint: in attesa esiti assemblea

Ieri è durata oltre cinque ore l’assemblea dei soci di Finint, holding che controlla il 59,6% di Save e posseduta pariteticamente dai soci fondatori Enrico Marchi e Andrea de Vido, quest’ultimo finito in bancarotta per colpa di una scommessa sbagliata sulle obbligazioni subordinate di Veneto Banca per circa 100 milioni.

L’assemblea è stata convocata per nominare il nuovo CdA dopo che il board è decaduto per effetto delle dimissioni a sorpresa di Giovanni Perissinotto dalla carica di consigliere.

Ricordiamo che lo scorso 2 febbraio Enrico Marchi, pochi giorni prima delle dimissioni di Giovanni Perissinotto, ha chiesto il sequestro conservativo del pacchetto nella holding del socio storico (50% attraverso differenti veicoli) per evitare che potesse cederla ad altri. Al momento il Tribunale avrebbe respinto l’affondo e avrebbe fissato un’udienza per il prossimo 15 marzo.

Resta il fatto che non è ancora noto se i due soci abbiano raggiunto un accordo che potrebbe consentire a Enrico Marchi di liquidare la quota di Andrea de Vido e pianificare di conseguenza il riassetto della catena di controllo della finanziaria di Conegliano.

Una soluzione trapelata i giorni scorsi ipotizzava che almeno quattro fondi infrastrutturali internazionali si sarebbero fatti avanti per affiancare Finint nell’azionariato di Save.

Quest’ultimo passaggio consentirebbe a Marchi di mantenere il controllo della società aeroportuale che gestisce gli Aeroporti di Venezia e Treviso. Per contro, però, l’uscita di de Vido da Finint potrebbe far scattare un’Opa obbligatoria a cascata su Save, in quanto si configurerebbe un “cambio di controllo”.