Molto positivo l’avvio di Wind Tre nel mercato italiano delle telecomunicazioni, con valori in crescita nel 2016 in termini di fatturato (6,5 miliardi; +1,3%) ed Ebitda (2,2 miliardi; +6,8%). La nuova azienda è leader nel mercato mobile in Italia con 31,3 milioni di clienti ed oltre il 37% di market share.
Nata dalla fusione tra H3G e WIND Telecomunicazioni e controllata dalla joint-venture paritetica tra CK Hutchison e VimpelCom, il gruppo Wind Tre archivia l’esercizio 2016 con ricavi totali pari a 6,5 miliardi, in aumento dell’1,3% nei confronti dell’anno precedente.
Con una performance tra le migliori del mercato, i ricavi da servizi mobili aumentano dell’1,7% alla fine del 2016, confermando anche nel quarto trimestre lo stesso trend di crescita (+1,7%). Il segmento internet mobile, motore trainante del mercato e punto di forza della società, registra un incremento del 10% a 1,3 miliardi, mentre il segmento fisso riporta un progresso del 4,2% a 586 milioni.
L’Ebitda, al netto dei costi di integrazione pari a circa 60 milioni, è pari a 2,2 miliardi, in aumento del 6,8% rispetto al 2015 (calcolato al netto dei costi di ristrutturazione pari a circa 19 milioni) e con un quarto trimestre in crescita del 7,5 per cento. Il relativo margine sui ricavi è del 33,6%, in aumento di 170 punti base sul 2015. Da sottolineare che la marginalità dell’ultimo trimestre 2016 raggiunge il 34,8 per cento.
Nel corso del 2016 Wind Tre, al netto di investimenti per 1,2 miliardi per il rafforzamento ed il potenziamento delle reti fissa e mobile, genera cassa operativa (Ebitda – Capex) per 1 miliardo, circa il 9,5% in più di quanto registrato l’anno precedente.
Commento
L’obiettivo di Wind Tre è diventare market leader nella qualità del servizio ai clienti, nell’integrazione fisso-mobile e nello sviluppo della più estesa ed innovativa infrastruttura di rete in Italia. L’operatore ha tra i suoi target strategici quello di realizzare significative efficienze e un importante livello di investimenti nei prossimi anni: circa 700 milioni all’anno di sinergie, a regime, (il 90% delle quali raggiungibile entro il 2019) e circa 7 miliardi di investimenti in infrastrutture digitali. Dal punto di vista finanziario, inoltre, Wind Tre prevede di raggiungere, nel lungo periodo, un ratio debito netto su Ebitda inferiore a 3.
Si ricorda che il perfezionamento della joint venture tra Wind e 3 Italia comporterà l’ingresso di Iliad nel mercato italiano. Tuttavia, l’operatore francese inizierà a fruire dei servizi solo nella seconda metà del 2017 in qualità di Mobile Virtual Network Operator (MVNO), mentre dovrà pensare alla costruzione di un’infrastruttura di rete più avanti.
Gli esperti del settore credono che Wind Tre potrebbe creare un maggior equilibrio tra i player tlc attuali, in quanto Telecom Italia e Vodafone avrebbero circa un terzo del fatturato dell’intero mercato e quindi una minore necessità di concorrenza sui prezzi. Rimane però l’incertezza legata alle mosse di Iliad, che potrebbe giocarsi la carta di un ingresso aggressivo, neutralizzando eventuali vantaggi che invece si creerebbero.