Chiusura in ordine sparso ieri per le Borse europee. Il Ftse Mib di Milano ha terminato la seduta in calo dello 0,8%, ritornando così sotto i 19mila punti, zavorrato dal settore bancario (-1,8%). In calo anche il comparto delle utility e delle rinnovabili, con il Ftse Italia Servizi Pubblici che ha chiuso in ribasso dello 0,9% sotto i 23mila punti; il corrispondente listino della zona Euro ha segnato -0,3 per cento.
A pesare è stata soprattutto la performance di Enel (-1,3%), che per capitalizzazione pesa per circa la metà dell’intero listino settoriale. Ieri la società ha pubblicato i dati operativi relativi al 4° trimestre 2016, che mostrano che la generazione netta di energia elettrica è stata complessivamente pari a 66.628 GWh, in flessione del 5% su base annua. Per area geografica, la diminuzione è imputabile soprattutto all’America Latina (-7%), all’area Europa e Nord Africa (-24%) e a Nord e Centro America (-5%), mentre è aumentata la generazione in Italia (+3%), Spagna (+6%) e nell’area che include Sud Africa e India (+265%).
Fra le Big Cap ha invece tenuto A2A (-0,1%), che potrebbe pubblicare dei dati preliminari relativi al 2016 (l’approvazione del bilancio consuntivo è in programma per il 3 aprile).
Nel segmento delle Mid Cap si segnala che Ascopiave ha rotto la forte resistenza di 2,9 euro, e con un rialzo dello 0,6% ha chiuso le contrattazioni a 2,908 euro.