Il comparto bancario continua ad essere sotto pressione con l’indice settoriale che, intorno alle 14:30, cede il 2,8 per cento. A pesare sul comparto sono ancora i dubbi sullo scenario politico nazionale ed europeo oltreché l’evoluzione delle variabili macro e della possibile ricaduta sul sistema creditizio che oggi deve ancora risolvere il tema degli npl per adeguarsi alle richieste della Bce.
Sull’andamento dei titoli non hanno fatto presa i dati diffusi dall’Istat relativi agli ordini industriali cresciuti del 2,1%, registrando il terzo incremento mensile consecutivo per una crescita congiunturale nel quarto trimestre pari all’1,7 per cento.
Così tra i titoli più colpiti del Ftse Mib figurano Bper (-2,7%), Banco Bpm (-5,8%) e Unicredit (-2,7%), che scende nonostante le ottime notizie riguardanti l’aumento di capitale già sottoscritto al 99,8 per cento.