La controllata spagnola di Mediaset ha presentato i conti 2016 chiusi con un fatturato consolidato pari a 992 milioni, in aumento del 2,1% rispetto all’anno precedente. Il controllo costi ha consentito all’utile operativo di raggiungere i 224,4 milioni (+9,4%), portando il Ros dal 21,1% al 22,6% a rappresentare la miglior marginalità dal 2008. La gestione chiude con un utile netto adjusted pari a 175,7 milioni (+5,7%), che il CdA proporrà di distribuire interamente, con una cedola pari a 0,52 euro (+4% a/a). In programma anche un nuovo piano di buy back per 100 milioni. A fine 2016 le disponibilità finanziarie nette risultano in diminuzione da 192,4 a 177,5 milioni.
Mediaset Espana ha chiuso l’esercizio 2016 con ricavi consolidati per 992 milioni, in crescita del 2,1% rispetto all’anno precedente, beneficiando del positivo andamento del primo semestre, che ha compensato il declino della raccolta pubblicitaria nella seconda parte dell’anno.
In dettaglio, nel 2016 il fatturato pubblicitario è risultato pari a 926,92 milioni (+3,2%), che ha consentito al gruppo di attestare al 43,3% la propria quota di mercato in Spagna (-0,1 pp), mantenendo un distacco di 1,3 punti percentuali sul principale concorrente Atresmedia (con 42,1% del mercato).
La politica di contenimento dei costi operativi attuata negli ultimi anni (-21,7% negli ultimi sei anni) si è riflessa positivamente sui margini, consentendo all’Ebit di raggiungere i 224,4 milioni (+9,4%), pari al 22,6% dei ricavi (+150 basis point). Dato che rappresenta il miglior risultato dal 2008.
La gestione chiude con un utile netto di 171 milioni (+2,9%), a fronte dei 166,2 milioni a fine 2015, che includevano tra l’altro i proventi derivanti dalla vendita della partecipazione ne La Nevera Roja.
L’esercizio è stato interessato da un cambiamento di tassazione, che ha determinato un effetto one off sul bilancio, escludendo il quale l’utile netto finale sarebbe pari a 175,7 milioni (+5,7%).
A fine dicembre 2016 il gruppo presenta disponibilità finanziarie nette pari a 177,5 milioni (-7,8%), dopo aver corrisposto 167,4 milioni di dividendi sull’esercizio 2015 e 91,4 milioni di buy back. Positivo il trend del free cash flow operativo, passato da 218,7 a 242,5 milioni (+23,8 milioni).
Il CdA proporrà la distribuzione di un dividendo di 175,7 milioni, con un pay-out pari al 100% dell’utile netto rettificato. La cedola sarà pari a 0,52 euro (vs. 0,50 pagata sul 2015), che determina un dividend yield del 4,7% sul prezzo di chiusura di ieri, pari a 10,92 euro.
Una proposta che dovrebbe così portare nelle casse della controllante Mediaset circa 88 milioni, confermando la politica societaria di massima remunerazione degli azionisti. Dall’Ipo, avvenuta nel giugno 2004, la società ha distribuito oltre 1,9 miliardi in dividendi, oltre ad aver investito 790 milioni nel riacquisto di azioni proprie.
Buy back che dovrebbe proseguire anche nel 2017 con un nuovo piano da 100 milioni.