Prevista una partenza in territorio negativo per le borse europee, mentre ieri a Wall Street il Dow Jones ha chiuso con un nuovo massimo per la decima seduta consecutiva. Positivo anche lo S&P 500, sebbene di una frazione infinitesima, segnando anch’esso un nuovo record, mentre scende per la prima volta nel mese di febbraio l’indice del settore tecnologico che trascina dietro di sé il Nasdaq.
Negativi i listini asiatici in mattinata, con Tokyo (-0,5%) che risente anche del rafforzamento dello yen, con il cambio USD/JPY a 112,7 e l’EUR/USD a 119,4. Sostanzialmente stabile l’EUR/USD in area 1,059.
Tra le materie prime, in rialzo l’oro a 1.254 dollari l’oncia, mentre il petrolio viaggia in lieve territorio negativo con il Brent (-0,3%) a 56,4 dollari e il Wti (-0,3%) a 54,3 dollari.
Sul fronte macro, in Italia vengono diffusi il dato di dicembre sul fatturato industriale e sugli ordini all’industria, oltre agli indici di fiducia delle imprese e dei consumatori di febbraio. Moody’s inoltre comunicherà la revisione del merito di credito di Austria, Germania e Grecia.
Dagli Usa arriveranno invece il dato sulla vendita di nuove case a gennaio (attesa crescita dal precedente 0,53 milioni) e l’indice di fiducia delle famiglie dell’Università del Michigan.
Per quanto riguarda l’azionario, l’aumento di capitale di UNICREDIT fa il pieno di adesioni dai soci con il diritto di opzione raggiungendo il 99,8% delle nuove azioni sottoscritte al prezzo di 8,09 euro. In particolare sono stati esercitati 616.559.900 diritti di opzione e quindi sottoscritte complessivamente 1.603.055.740 nuove azioni ordinarie prive di valore nominale per un controvalore di circa 12,97 miliardi.
Da monitorare LEONARDO, fresca dei risultati del 2016 così come SAIPEM. Diffusi anche i dati preconsuntivi di SALINI, mentre attenzione a MEDIASET dopo i conti di Vivendi e dopo la notizia che Vincent Bollorè è indagato dalla Procura di Milano per concorso in aggiotaggio.