Il titolo della oil service italiana è in forte contrazione e perde oltre il 6% a 0,42 euro. I conti hanno mostrato un notevole calo dei ricavi rispetto alle attese anche se la marginalità ha tenuto grazie al lavoro di razionalizzazione dei costi avviato dal management.
A spaventare il mercato però sono le prospettive sui prossimi anni, poiché il portafoglio ordini appare scarno soprattutto a partire dal 2018 e gli investimenti nel settore sono molto bassi. Inoltre la guidance 2016 è stata centrata solo parzialmente essendo il fatturato al di sotto della stessa.