Analisi Tecnica – Banco Bpm, tenta un difficile recupero

Non si prospetta una settimana facile per il titolo Banco Bpm, nonostante l’apertura molto positiva di questa mattina. Il gruppo, nato dalla fusione tra il Banco Popolare e Banca Popolare di Milano, si trova in una configurazione grafica molto deteriorata proprio nel giorno in cui verranno offerte al mercato (dal 27 febbraio al 3 marzo 2017) più di 65 milioni di azioni ad un prezzo di 3,15 circa, rimaste inoptate a seguito dell’esercizio di recesso successivo all’operazione di fusione tra le due banche.

Da osservare che avendo l’azione venerdì scorso chiuso a 2,1620 euro (e dunque perchè comprarsi l’inoptato a 3,15 euro quando sul mercato trovo i titoli ad un prezzo decisamente più a sconto), la discesa partita la settimana scorsa potrebbe continuare.

Il titolo tecnicamente ha persino rotto due importanti supporti statici di brevissimo a 2,32 euro (linea celeste del grafico) e 2,21 (linea gialla),che portano il target ribassista per le prossime ore a ridosso di 2,10 euro (linea nera). Banco Bpm sarà costretta a trovare qualcosa in grado d’invertire la tendenza perché altrimenti sembra molto probabilmente destinata a raggiungere i minimi di medio termine a 1,80 euro, dove hanno gravitato le sedute del 28 novembre e del 7 luglio 2016 (a grafici rettificati).

Pochi i livelli che separano il corso azionario dai minimi. A voler essere ottimisti soltanto area 2,05/06 euro  (linea verde) potrebbe quantomeno rallentare la fase attuale di *down trend*, rappresentando un livello che nel recente passato (9 novembre 2016, 19 e 3 agosto 2016) è riuscito a dare una svolta positiva al titolo in un momento di fase ribassista. Un segnale positivo, comunque, potrebbe essere rappresentato dal ritorno dei corsi sopra il sopracitato supporto (ora resistenza) a 2,21 euro.