Intesa archivia l’operazione Generali e riparte dal piano industriale per riconquistare quel rapporto di fiducia con gli investitori che si è sfilacciato nelle ultime quattro settimane. Un periodo nel corso del quale il titolo ha perso più del 15% del proprio valore sotto-performando il settore ed i principali competitors in quanto gli investitori sono stati disorientati pure dalle incertezze con le quali il gruppo ha comunicato le proprie strategie e le proprie volontà.
E tutto ciò mentre Unicredit marciava compatta verso quell’aumento di capitale da 13 miliardi completato con grandissimo successo: il 99,8% dell’offerta. Ricapitalizzazione da cui partire per ridare vigore ad un’attività commerciale che negli ultimi semestri si era decisamente affievolita.
In buona sostanza il mondo del credito sta cambiando rapidamente i connotati ed il prossimo futuro la concorrenza diventerà sempre più agguerrita in quanto quasi tutti i grandi operatori stanno completando i propri riposizionamenti come dimostrano Banco-Bpm e Ubi Banca, ma anche il Monte Paschi ed il nuovo polo veneto; due realtà ancora nel vortice del riassetto, ma con prospettive di rilancio accreditate seppur costose.