Marco Nespolo, Ceo di Cerved, ha fatto il punto su come il gruppo è posizionato sulle prossime operazioni di cessione degli npl. Il tutto a margine della presentazione dei conti 2016. Nespolo si è soffermato sull’operazione Juliet, sugli npl di Veneto Banca e Popolare di Vicenza e su quelli del veicolo in cui sono confluiti i crediti delle quattro banche salvate a fine 2015, nonché sul pacchetto da 2,5 miliardi messo in vendita da Intesa Sanpaolo.
Marco Nespolo, Ad di Cerved, ha delineato un quadro su come il gruppo è posizionato sulle prossime operazioni relative al mercato degli npl. Il tutto a margine della presentazione dei risultati 2016.
Le dichiarazioni rilasciate da Nespolo, unite agli ottimi risultati riportati nel 2016 (conseguito un utile netto adjusted di 92 milioni), hanno avuto effetto sul titolo, che intorno alle 11:15 segna un rialzo del 4,8% a 8,57 euro.
Il manager ha cominciato la sua analisi partendo da Juliet, la piattaforma di gestione degli npl di Mps, sottolineando che: “E’ improbabile che si chiuda nei termini originari, alla luce dell’intervento pubblico in Mps. Stiamo trattando un accordo diverso, convinti della logica industriale dell’operazione”. Inoltre, ha aggiunto che sarà impossibile chiudere la trattativa entro marzo, come annunciato in precedenza.
Da ricordare che il 15 novembre scorso aveva formalizzato l’acquisto di Juliet da Mps per 105 milioni. Operazione poi interrottasi a seguito del fallimento della ricapitalizzazione della banca senese.
Il manager si è anche espresso sulla cessione degli npl (valore compreso tra gli 8 e i 9 miliardi) appartenenti a Veneto Banca e Banca Popolare di Vicenza, affermando che: “Le trattative sono mature e la chiusura potrebbe essere questione di settimane”. Nespolo ha poi aggiunto che Cerved è ben posizionata sull’operazione: “Abbiamo un’idea piuttosto chiara su dove atterreremo”.
Sul fronte del Resolution Vehicle (ReV), il veicolo in cui sono confluiti gli npl di Banca Popolare dell’Etruria, Banca Marche, Cariferrara e Carichieti, il gruppo prevede tempi più lunghi, anche se l’iter va avanti.
Il Ceo ha anche confermato che le offerte definitive per un portafoglio da 2,5 miliardi di npl messe in vendita da Intesa Sanpaolo sono attese entro fine marzo.