Gruppo Espresso – Pubblicità e marginalità stabile nel 2016. Pfn torna positiva

Il fatturato consolidato 2016 dell’editore romano si è attestato a 585,5 milioni, con un calo del 3,2% in attenuazione rispetto agli esercizi precedenti. La gestione è stata caratterizzata dalle cessioni operate nell’ambito dell’integrazione con Itedi, rendendo poco significativo il confronto con il 2015. L’Ebit è passato da 27,1 a 22,4 milioni, mentre il contenimento degli oneri finanziari netti ha spinto l’utile delle attività destinate a continuare sugli 8,5 milioni (+24,3%). Il risultato finale, sceso da 17 a 10,4 milioni, risente quindi di minori proventi straordinari  (-80,6%). Inversione di segno per la posizione finanziaria, che passa da un indebitamento netto di 10,7 milioni, a disponibilità nette per 31,7 milioni.  Il Board proporrà ai soci di non distribuire dividendo e di rinnovare la delega per l’acquisto di un massimo di 20 milioni di azioni proprie. I soci saranno inoltre chiamati a deliberare in merito all’aumento di capitale per 79,969 milioni a favore dell’integrazione di Itedi.

Il CdA guidato dall’Ad Monica Mondardini ha approvato i risultati dell’esercizio 2016 chiuso con un fatturato consolidato di 585,5 milioni, in diminuzione del 3,2% rispetto al 2015 (-2,7% a perimetro omogeneo), mostrando un calo più contenuto rispetto agli anni precedenti.

La gestione è stata interessata da operazioni di deconsolidamento effettuate per garantire il rispetto delle soglie di tiratura previste dalla normativa in vigore, nella prospettiva della futura integrazione con “La Stampa” ed “Il Secolo XIX”.

In particolare nel 2016 sono state cedute le testate “Il Centro”, “La Città di Salerno”, “Alto Adige”, “Il Trentino” e “La Nuova Sardegna”. Tutte le testate hanno mantenuto la concessionaria Manzoni per la raccolta pubblicitaria.

In dettaglio, nel 2016, i ricavi diffusionali sono scesi del 6,4% a 242,5 milioni (-5,5% a perimetro omogeneo), mentre la raccolta pubblicitaria si è mantenuta sostanzialmente in linea con l’esercizio precedente (-0,9%). Il fatturato pubblicitario su radio ed internet ha mostrato una leggera crescita, mentre quello su carta stampata ha risentito dell’andamento critico del mercato.

La gestione operativa presenta un utile pari a 22,4 milioni (-17,4%), riportando una diminuzione della redditività nei quotidiani ed un incremento di quella delle aree radio, internet e della concessionaria di pubblicità.

Risultato che, unitamente alla contrazione degli oneri finanziari netti (74,3%), portano ad un incremento da 6,8 a 8,5 milioni (+24,3%) dell’utile delle attività destinate a continuare. L’utile netto finale si è invece attestato a 10,4 milioni, in riduzione rispetto ai 17 milioni dell’anno precedente, che includeva 10,3 milioni di plusvalenze realizzate con la cessione di Deejay Tv.

A fine dicembre 2016 la posizione finanziaria netta torna in positivo per 31,7 milioni, a fronte dell’indebitamento netto pari 10,7 milioni di un anno prima, con un avanzo finanziario di 42,4 milioni.

Il gruppo ha proseguito il proprio sviluppo nel settore digitale, confermando la leadership di Repubblica.it e lanciando sul mercato italiano, in joint venture, la nuova testata “Business Insider”.

Il Board proporrà all’assemblea dei soci, convocata per il 27 aprile 2017, di non distribuire alcun dividendo e la revoca ed il rinnovo della delega al consiglio per un periodo di 18 mesi per l’acquisto di un massimo di 20 milioni di azioni proprie.

Il CdA ha infine deliberato di proporre all’assemblea dei soci un aumento di capitale per 79,969 milioni, con esclusione del diritto d’opzione, da liberarsi mediante conferimento in natura da parte di FCA e Ital Press, di partecipazioni rappresentative dell’intero capitale sociale di Itedi.