Prosegue il piano di internazionalizzazione del business del gruppo veneto attivo nel settore dell’abbigliamento. Oltre all’operazione in corso per consolidare la propria presenza in Europa attraverso l’acquisizione della catena svizzera Charles Vögele, la società sbarca in Cina, dove grazie alla firma di un accordo con il retailer locale Li & Fung aprirà 22 punti vendita nell’area Greater China. Un piano che trova conferma anche nel processo di cessione dei 40 store a brand “Coin” al fine di concentrare le risorse del gruppo sulle insegne “Ovs” ed “Upim”.
Nell’ambito del processo di internazionalizzazione in corso, il retailer di abbigliamento guidato da Stefano Beraldo, dovrebbe concentrare il proprio piano su tre direttrici principali: lo sbarco in Cina, la crescita in nord e centro Europa e la cessione degli store “Coin”.
In particolare lo sviluppo nell’area Greater China parte con la sigla di un accordo con il colosso locale del reatail Li & Fung, per l’apertura in franchising di due negozi pilota a Shanghai, cui ne seguiranno altri 20 tutti con insegna “Ovs Kids”.
L’Ad Beraldo ha inoltre anticipato che nel 2017 il gruppo dovrebbe investire circa 70 milioni tra l’Italia e l’Europa, dove entrerà nel vivo l’operazione avviata nel 2016 con l’acquisto della catena svizzera Charles Vögele. Grazie ai suoi 400 negozi, dei quali già 240 saranno riconvertiti nell’arco di quest’anno in store Ovs ed Upim, il gruppo punta a fronteggiare il principale comparable H&M.
Sul fronte della controllante Coin invece il management non si sbilancia sui piani in corso, ma indiscrezioni di stampa vedrebbero un’imminente cessione dei department store a brand Coin ad un gruppo cinese. La controllante avrebbe infatti recentemente predisposto lo scorporo del ramo d’azienda composto da 40 store, per facilitarne la vendita e concentrarsi così sulla crescita dei negozi Ovs.