Apertura di settimana poco mossa per i principali listini del Vecchio Continente ad eccezione di Milano. Il Ftse Mib archivia infatti le contrattazioni in rialzo dell’1,7%, in area 18.914 punti grazie soprattutto agli acquisti sui bancari. Sulle altre piazze europee, frazionali rialzi per il Dax di Francoforte (+0,2%) e il Ftse 100 di Londra e l’Ibex 35 di Madrid, entrambe a +0,1% mentre il Cac 40 di Parigi termina la sessione invariato. La prima seduta d’ottava del Ftse Aim Italia, si è chiusa con un rialzo dello 0,5% a 8.134 punti, sovraperformando sia il London Ftse Aim 100 (+0,2%) che il London Ftse Aim All Share (+0,1%). I volumi scambiati sono risultati pari a 3.648.100, un valore superiore rispetto media delle precedenti 5 sedute.
Faro puntato ieri su Lucisano Media Group che ha chiuso la seduta in progresso del 19,5% a 1,68 euro, con 132.800 pezzi passati di mano, un numero decisamente al di sopra dei livelli medi scambiati nelle sedute fino a 3 mesi precedenti. Le quotazioni hanno festeggiato i risultati ottenuti al box office della pellicola “Beata Ignoranza”, che nel primo week end di programmazione ha incassato 1,2 milioni, collocandosi al secondo posto tra i film più visti.
Interesse anche sugli altri titoli dell’industria cinematografica Notorious Pictures (+5,5% a 0,89 euro) e Leone Film Group (+5% a 3,99 euro ), rispettivamente con 102.400 e 8.400 pezzi tradati.
Ben impostata anche Fope, con un rialzo del 3,2% a 3,15 euro e 500 azioni scambiate. La storica azienda orafa italiana di Vicenza ha concluso un accordo con Esperia Servizi Fiduciari, per la sottoscrizione di una quota di minoranza di Milano 1919, titolare del marchio storico di alta gioielleria “Antonini”. La partecipazione, fino ad un massimo del 20%, sarà acquisita attraverso la sottoscrizione di un aumento di capitale riservato per l’importo di 100 mila euro, da effettuarsi in concomitanza con l’assemblea di Milano 1919 che approverà il bilancio 2016, previa copertura delle perdite esistenti da parte dell’azionista di maggioranza. L’operazione con Antonini, che nel 2015 ha registrato ricavi pari a 1,5 milioni, riveste un ruolo strategico per lo sviluppo di entrambe le società, ma anche per le notevoli sinergie operative attese.
Ieri, il broker assicurativo Assiteca (+1,5% a 1,68 euro e 750 azioni scambiate) ha perfezionato l’acquisto del 100% della genovese CDM Insurance Brokers per 1,5 milioni. L’importo sarà corrisposto in tre tranche nell’arco di 30 mesi è potrà essere soggetto a un meccanismo di aggiustamento, sulla base della tenuta del portafoglio esistente per un periodo di osservazione di due anni. Il prezzo finale non potrà comunque essere superiore a 1,5 milioni. CDM Insurance Brokers dovrebbe chiudere il 2016 con ricavi pari a 750 mila euro e un Ebitda di 44 mila mentre per il 2017 è attesa una crescita dell’Ebitda a circa 300 mila euro, pari al 40% dei ricavi.
Si segnala infine che Industrial Stars of Italy 2 (non movimentata ieri), Spac promossa da Attilio Arietti e Giovanni Cavallini, a meno di 9 mesi dal debutto sull’Aim annuncia l’integrazione con Sit Technologies, azienda padovana attiva nella produzione di controlli di sicurezza e regolazione degli apparecchi a gas domestici. La fusione dovrebbe concludersi entro il prossimo mese di luglio e non prevede la cessione di azioni da parte di Sit Technologies. Industrial Stars of Italy 2 nel maggio del 2016 con l’Ipo aveva raccolto 50,5 milioni che saranno destinati ad un aumento di capitale. L’accordo prevede che , dopo l’approvazione delle rispettive assemblee previste entro maggio, Sit incorpori la Spac e contestualmente si quoti sul mercato Aim Italia, con l’obiettivo i passare successivamente al Mercato Principale. Sit sarà valorizzata in base a un Ev/Ebitda pari a 6,75, calcolato sui risultati dell’esercizio 2016, mentre la Spac sarà valorizzata in base al patrimonio netto, sostanzialmente rappresentato dalla sua liquidità, vicino a 10 euro per azione. Sit raggrupperà le azioni così da ottenere una valutazione unitaria delle stesse tale fissare il rapporto di cambio a 1 ogni 1. Il flottante è atteso da un minimo di circa il 20%, in caso di recesso pari al 30% del capitale della Spac, fino ad un massimo di circa il 27% in caso di recesso nullo.
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