Analisi Tecnica – Pininfarina, non basta l’accordo con HK per rompere area 2,10 euro

Torna sotto i riflettori il gruppo Pininfarina, dopo l’accordo commerciale siglato con Hybrid Kinetic per lo sviluppo di un’auto elettrica. Nella giornata di ieri, i titoli del gruppo controllato dagli indiani di Mahindra hanno portato a casa un rialzo del 3,5%, andando a chiudere le contrattazioni a 2,028 euro, dopo che in avvio di seduta erano arrivati a guadagnare il 6,7 per cento. Un balzo che si è arrestato in coincidenza della resistenza statica di breve periodo (linea verde nel grafico) a 2,0960 euro, salvo poi ritracciare ed andare a stabilizzarsi saldamente sopra i 2 euro.

Per la seduta odierna, il corso azionario è probabile che prenda un attimo fiato, anche se non si può escludere a priori un nuovo attacco alla sopracitata resistenza. Nel caso in cui il titolo, sostenuto ancora da adeguati volumi, riuscisse a infrangere al rialzo quota 2,09 euro si potrebbe assistere finalmente a un recupero delle quotazioni di Pininfarina dopo più di un anno di stagnazione.

L’ambizioso target che il corso azionario potrebbe raggiungere è rappresentato dalla resistenza statica di medio termine (linea gialla sul grafico) in area 2,50 euro dove gravitano i massimi relativi del 31 maggio 2016 e del 29 aprile 2016, con uno step intermedio in area 2,25 euro. Se la tempistica sarà favorevole poi, tale resistenza, potrebbe andare ad incrociare una trend line discendente (linea blu), partita con il massimo del 24 aprile 2015 a 5,89 euro.

Decisamente negativa la rottura ribassista del supporto statico posizionato a 1,90 euro, in quanto aumenterebbe la probabilità di una discesa delle quotazioni sotto 1,67 euro, livello al di sotto del quale si sono concentrati gli scambi dalla fine di ottobre a metà novembre 2016.