Prosegue poco mossa la seduta delle borse europee, dopo l’apertura in frazionale ribasso di Wall Street, in vista del discorso del presidente americano Donald Trump, che interverrà questa sera davanti al Congresso.
Poco dopo le 16:00 Il Ftse Mib di Milano segna un rialzo dello 0,2%, sostanzialmente in linea con il Ftse 100 di Londra (+0,1%), il Dax di Francoforte (+0,1%) e il Cac 40 di Parigi (+0,2%), mentre l’Ibex 35 di Madrid è in rialzo dello 0,9 per cento.
Gli operatori mantengono dunque un atteggiamento cauto, in attesa di maggiori dettagli sui piani del neo presidente americano. Se da una parte i chiarimenti sulle politiche di stimolo alla crescita della nuova amministrazione Usa potrebbero fornire nuovi spunti rialzisti, dall’altra il timore che i piani di Trump si rivelino troppo vaghi o di difficile attuazione potrebbe innescare una parziale correzione degli indici.
Sul fronte macro, negli Stati Uniti, la seconda lettura preliminare del Pil del quarto trimestre ha confermato la crescita dell’1,9%, rispetto al +2,1% stimato dagli analisti. La stima preliminare delle scorte all’ingrosso di gennaio ha invece evidenziato un -0,1% contro il +0,4% atteso, mentre l’indice dei direttori agli acquisti di Chicago è salito a 57,4 punti a febbraio.
In Italia, invece, le stime preliminari dell’Istat sull’indice nazionale dei prezzi al consumo per l’intera collettività (NIC) di febbraio, al lordo dei tabacchi, hanno evidenziato un aumento dello 0,3% rispetto al mese precedente e dell’1,5% nei confronti di febbraio 2016 (a fronte del +1% di gennaio).
Intanto tra le valute resta poco mosso il cambio EUR/USD in area 1,06, mentre continua a rafforzarsi lo yen con l’USD/JPY a 112. Fra le commodities, in lieve calo il petrolio con il Brent (-0,9%) a 55,9 dollari e il Wti (-1%) a 53,5 dollari, mentre risale leggermente l’oro a quota 1.257 dollari l’oncia.
Tornando a Piazza Affari, proseguono gli acquisti su BANCO BPM (+3,2%), favorita anche dalla valutazione positiva giunta da Société Générale che ha assegnato un giudizio ‘buy’ con target price a 3,1 euro.
Ben intonate tra i petroliferi le azioni ENI (+1,9%) in attesa dei risultati 2016, e SAIPEM (+1,5%).
In particolare la società del cane a sei zampe pubblicherà i propri dati contabili domani mattina prima dell’apertura dei mercati, insieme all’aggiornamento del piano industriale al 2020.
Sempre sul fronte dei risultati societari, in calo CAMPARI (-1,6%) che ha chiuso il quarto trimestre 2016 con ricavi ed Ebitda inferiori alle attese.
Nel settore bancario, continua il confronto tra le autorità europee e gli istituti di credito per trovare una soluzione il più possibile condivisa alla riduzione dell’ammontare degli npl in ambito europeo. La proposta per ora più accreditata è quella di creare una bad bank europea.
Lievemente positiva intanto INTESA (+0,7%) dopo il balzo di ieri in seguito alla definitiva rinuncia di un’operazione con GENERALI (-0,7%). Acquisti anche su UNICREDIT (+1,1%) mentre arretra leggermente UBI (-0,2%).
Denaro infine su LEONARDO (+1,3%) in scia all’annuncio di Trump su un aumento della spesa per la difesa da 54 miliardi di dollari.
Fuori dal listino principale, in evidenza Sogefi, entrata in asta di volatilità con un rialzo teorico del 9,4 per cento. Ieri la società ha diffuso i conti che hanno evidenziato un balzo dell’utile e una forte generazione di cassa nel quarto trimestre 2016.