Utility – A2A in vetta (+2,5%) grazie a un Ebitda 2016 record

Avvio di settimana positivo per la Borsa di Milano, che ieri è stata la migliore fra le Piazze europee, con il Ftse Mib che ha guadagnato l’1,7% grazie alla pioggia di acquisti sul comparto bancario (+3,7%). In particolare, si segnala il rimbalzo di Banco BPM (+6,1%) e il +5,5% di Intesa SanPaolo dopo l’annuncio di venerdì sera della rinuncia al progetto di aggregazione con Generali (-2,8%), che ieri è stata la peggiore a Piazza Affari.

Denaro anche sul settore utility e rinnovabili (+1,3%), che ha sovra-performato l’omologo paniere della zona Euro (+1%).

Fra le Big Cap vento in poppa per A2A (+2,5%), che ieri ha diffuso i conti preliminari del 2016, che mostrano un Ebitda record superiore a 1,22 miliardi (guidance 1,14-1,15 miliardi), in crescita del 16% rispetto al 2015, un utile ante imposte pari a circa 350 milioni (76 nel 2015) e svalutazioni nette per complessivi 261 milioni. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre si è ridotto a 3,14 miliardi dai 2,9 miliardi di fine 2015, con un rapporto Debito netto/Ebitda sceso a 2,6 da 2,8 volte. Gli investimenti sono cresciuti del 22% su base annua a 420 milioni (guidance 450 milioni).

In rialzo dell’1,5% Enel, che ha beneficiato dei buoni conti della controllata sudamericana al 51,8% Enel Américas. I ricavi si sono attestati a 7,68 miliardi di dollari (-2% su base annua), l’Ebitda a 2,43 miliardi (+1,7%, ma +16,1% escludendo l’effetto cambio e le componenti una tantum), mentre l’Ebit ha registrato un calo del 3% su base annua a 1,8 miliardi di dollari. L’utile netto di competenza del gruppo è sceso a 566 milioni (-42,1% a/a), in linea con i target. L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016, pari a 1,52 miliardi, si è ridotto del 15,5% rispetto al dato rilevato a fine 2015.

Nel segmento delle Small Cap deboli le azioni TerniEnergia (-1,2%).