La perfomance negativa del 2,1% registrata ieri a seguito dei conti del 4° trimestre del 2016 inferiori alle attese, non ha inciso sul quadro grafico del titolo Campari. Le quotazioni del gruppo milanese rimangono impostate al rialzo almeno fino a quando non sarà violata al ribasso la trend line ascendente, partita con il minimo del 5 dicembre 2016 a 8,79 euro (linea blu nel grafico), che sta funzionando da supporto dinamico.
La tenuta del supporto, statico e dinamico (linea blu), in area 9,50 euro potrebbe quindi consentire al titolo di costruire una base di accumulazione necessaria per tentare un nuovo attacco alla fondamentale resistenza statica posizionata a 9,80 euro, al di sopra del quale il primo obiettivo rialzista significativo è individuabile in area 10,20 euro.
Pessimo segnale, invece, arriverebbe con la rottura ribassista del supporto statico e dinamico (linea blu), che proietterebbe Campari verso un supporto statico di breve (linea rossa nel grafico) dove risiede il minimo relativo d’inizio febbraio a 9,25 euro. Tale livello è molto importante e potrebbe funzionare da catalizzatore per gli operatori considerato che lì ci passa attualmente la media mobile a 200 giorni.