Nell’attesa dei conti del 4° trimestre 2016 che saranno pubblicati nel tardo pomeriggio di oggi (conference call alle 18), le quotazioni del gruppo milanese sono ben inserite all’interno di un trend rialzista di medio periodo avviato lo scorso 27 giugno sul minimo relativo intraday a 17,87 euro.
Un trend che ha spinto i corsi di Prysmian a toccare nella seduta del 6 febbraio il nuovo massimo storico a 25,50 euro, per poi ripiegare al di sotto della media mobile a 50 sedute fino all’area di 23,50 euro. La correzione, inquadrata in un’ottica di medio periodo, può essere valutata positivamente in quanto dovrebbe aver rafforzato la valenza della sopracitata trend line, dato che in questo modo è stata testata praticamente per ben cinque volte.
La trimestrale di oggi e l’eventuale outlook per il 2017 potrebbero implicare delle variazioni di rilievo delle quotazioni con conseguente rottura al rialzo/ribasso d’importanti livelli.
In ogni caso, un segnale rialzista da non sottovalutare potrebbe arrivare dal superamento, confermato in chiusura di seduta e con importanti volumi, della resistenza statica e dinamica in area 24,50-24,60 euro, al di sopra del quale il primo obiettivo è individuabile a 25,18 euro e il secondo sul sopracitato top a 25,50 euro.
Uno senario negativo potrebbe, invece, emergere con il cedimento, sempre confermato in chiusura di seduta, del supporto statico e dinamico in area 23,70 euro. Fondamentale rimane, comunque, la tenuta di 23,50 euro dato che un eventuale discesa al di sotto di questo livello potrebbe rafforzare la pressione dei venditori, con primo target a 23,10 e un secondo in area 22,50 euro, da cui transita la media mobile a 200 sedute.