La multinazionale piemontese archivia il 2016 con ricavi a 393,9 milioni (+8,1% a/a), guidati dalla divisione Prima Power in crescita del 13 per cento. L’Ebitda adjusted ammonta a 36,1 milioni (+12,9% a/a) e il margine si fissa al 9,2% (+40 basis point). La gestione caratteristica si chiude con Ebit adjusted a 20,3 milioni (+9,6%) e un margine del 5,1% in linea col pari periodo. L’utile di pertinenza dei soci a 10,1 milioni, quasi raddoppiato. L’indebitamento finanziario netto cala ma il rapporto net debt/Ebitda è ancora sopra le 2 volte.
Prima Industrie archivia il 2016 con i principali aggregati economici in forte rialzo e l’indebitamento finanziario netto in netto calo anche se il ratio Net debt/Ebitda rimane ancora sopra le 2 volte.
I ricavi sono in crescita sul pari periodo dello scorso anno del 8,1 per cento a 393,9 milioni. L’Ebitda adjusted a 36,1 milioni segna un incremento a doppia cifra (+12,9%). Risultato che si traduce in un margine sui ricavi in lieve incremento al 9,2% (+40 basis point). L’Ebit adjusted è pari a 20,3 milioni (+9,6%), con il Ros stabile al 5,1 per cento.
Al di sotto della gestione caratteristica, l’utile ante imposte a 11,3 milioni è in aumento del 39,5%, dinamica riconducibile al saldo più favorevole della gestione finanziaria rispetto al pari periodo. L’utile di competenza dei soci, quasi raddoppiato, anche grazie al minor carico fiscale, ammonta a 10,1 milioni (+67,9%).
Se suddividiamo i ricavi per area di business e pertinenza geografica, notiamo che mentre la divisione Prima Electro ha subito una flessione (-21 %), a guidare la crescita delle sales è stato il core business Prima Power (+13 per cento), che rappresenta oltre il 90% del giro d’affari. In particolare la divisione Prima Electro subisce le minori vendite dei sistemi di saldatura orbitale (destinate al settore oil&gas), oltre che della riduzione nelle vendite di laser CO2 non ancora compensato da importanti forniture di laser fibra.
Un ruolo centrale nella crescita 2016 l’ha avuto invece il nuovo Headquarters e Technology Center di Collegno (Torino). L’HQTC, ove sono esposte tutte le linee di macchine prodotte dal Gruppo, è stato inaugurato alla fine di maggio e nei primi sei mesi di attività è stato visitato da oltre 1000 clienti di più di 30 paesi, contribuendo in maniera rilevante all’acquisizione ordini del Gruppo.
Da un punto di vista geografico invece Americas e Apac hanno sostenuto le sales in rialzo rispettivamente del 16,6% e del 33,8%, controbilanciando il lieve calo dell’Emea (-1,1%) che comunque pesa per il 62,7 per cento.
L’Ebitda delle due divisioni mostrano un andamento opposto. Mentre il core business segna un +36,1% a 34,4 milioni, la divisione Electro cede il 79,5% a 1,3 milioni. Discorso analogo per la redditività in crescita di 160 basis point per Prima Power e in calo di 850 basis point per Prima Electro.
Nel corso dell’esercizio 2016 l’acquisizione ordini del Gruppo (inclusiva dell’after-sale service) è stata pari a 426,5 milioni, in aumento del 9,4% rispetto ai 389,9 milioni al 31/12/2015. L’acquisizione ordini del segmento Prima Power è stata pari a 401,3 milioni, quella relativa al segmento Prima Electro, da soli clienti esterni al Gruppo, è stata pari a 25,2 milioni.
Il portafoglio ordini consolidato (non inclusivo dell’after-sale service) 2016 ammonta a 143,4 milioni (+21,8% rispetto a 117,7 milioni del 2015).
L’indebitamento finanziario netto è pari a 84,2 milioni, in decrescita rispetto ai 101,7 milioni 2015. Il ratio Net Debt Ebitda rimane però ancora sopra le 2 volte.