Il periodo ottobre-dicembre 2016 ha evidenziato un’inversione di tendenza rispetto ai primi nove mesi dell’anno, registrando un ritorno alla crescita organica grazie al contributo positivo di tutti i principali mercati ad eccezione dell’area Meia. I ricavi sono cresciuti dell’1,5% (+3,1% a cambi costanti) a 686,3 milioni, mentre i margini operativi si sono mantenuti sostanzialmente stabili con un Ebitda margin al 20 per cento. Sopra le attese l’utile netto, in crescita del 9,4% a 95,3 milioni, e la posizione finanziaria netta, positiva per 307,6 milioni. Alla luce della disponibilità di cassa raggiunta, il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo per il 2016 di 0,8 euro per azione, in aumento rispetto agli 0,44 euro e 2015.
Come già anticipato dai dati preliminari pubblicati lo scorso 25 gennaio, il quarto trimestre ha segnato una significativa ripresa rispetto ai primi nove mesi del 2016, con un ritorno alla crescita della top line.
Nel periodo ottobre-dicembre, infatti, il gruppo ha registrato una crescita dei ricavi su base annua dell’1,5% (+3,1% a cambi costanti) a 686,3 milioni, grazie al buon andamento a livello organico di tutti i mercati ad eccezione dell’area MEIA (Middle East/India/Africa) che segna un -12,4 per cento.
Sostanzialmente stabili i ricavi in Europa (-0,4%, +1,9% a cambi costanti), dove l’area South West Europe è riuscita a compensare la flessione in mercati quali Russia e Regno Unito, con quest’ultima che ha sofferto anche del deprezzamento della sterlina.
Positivo in particolare il contributo dell’area APA, che segna un +14,1% a cambi costanti per le vendite negli Stati Uniiti, Giappone, Greater China e Corea del Sud, che hanno più che compensato la flessione registrata in Brasile.
Il segmento di prodotto trainante nel trimestre si conferma il caffè, mentre all’interno del comparto cottura e preparazione cibi, va evidenziata la crescita dei prodotti a marchio Braun e degli spin juicers.
L’andamento del fatturato viene replicato a livello di gestione operativa, con un Ebitda aumentato dell’1,6% a 137,5 milioni e un margine stabile al 20 per cento. In linea alle stime e al quarto trimestre 2015 l’Ebit a 121,3 milioni, con un ros al 17,7 per cento.
Battute le attese, invece, per quanto riguarda l’utile netto cresciuto del 9,4% a 95,3 milioni rispetto agli 86 milioni del consensus, beneficiando anche di proventi per 15,9 milioni derivanti dall’adeguamento della valutazione a fair value dell’earn-out dovuto in relazione all’acquisizione della licenza perpetua di Braun.
Migliore del previsto anche la posizione finanziaria netta, che riporta liquidità per 307,6 milioni rispetto ai 283,2 milioni attesi dagli analisti e in aumento di circa 48 milioni rispetto al 30 settembre 2016.
Un risultato che beneficia della forte generazione di cassa e in considerazione del quale il CdA ha proposto la distribuzione di un dividendo di 0,80 euro per azione, pari ad un importo totale di 119,6 milioni, in aumento rispetto agli 0,44 euro staccati sul bilancio 2015.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management conferma per il 2017 l’obiettivo di crescita organica in area mid single digit, con gli ottimi livelli di redditività e la forte generazione di cassa operativa che consentono al gruppo di guardare anche a possibili operazioni di M&A.
De’Longhi intende inoltre sfruttare le opportunità nel mercato dei piccoli elettrodomestici, aumentando gli investimento in ricerca e sviluppo e nella capacità produttiva. A tal proposito, sono previsti investimenti di ampliamento industriale, per la piattaforma produttiva rumena, e l’avvio di un investimento immobiliare straordinario relativo ad un nuovo centro di laboratori per la ricerca e sviluppo a Treviso, con un impatto totale nel 2017 di circa 40 milioni aggiuntivi rispetto al 2016, per un totale di investimenti prossimo a 100 milioni nell’anno.