Fca – Ancora regina in Italia, non preoccupano gli Usa

Il mercato italiano delle quattro ruote ha segnato a febbraio una crescita del 6,2% a 183.777 unità, mentre sono state 409.159 i trasferimenti di proprietà auto usate, in calo del 4,6 per cento.

Un risultato positivo soprattutto alla luce del fatto che febbraio 2017 rispetto lo scorso anno ha avuto un giorno lavorativo in mento, che vale circa il 4,5% delle immatricolazioni. Inoltre il confronto era particolarmente difficile in quanto febbraio 2016 aveva registrato il tasso di crescita mensile più alto dell’anno con un +27,8%, valore superiore di 11 punti percentuali al tasso medio mensile di crescita annuo.

Lo scorso mese quindi, il mercato italiano ha fatto meglio di quello francese, in flessione del 2,9%, e di quello spagnolo, sostanzialmente flat allo 0,2 per cento. Considerando il periodo gennaio-febbraio, la Motorizzazione ha immatricolato 355.656 veicoli, con un incremento dell’8,1% rispetto ai primi due mesi dello scorso anno.

In tale contesto, Fca a febbraio ha segnato un +6,9% delle immatricolazioni (+9,5% nei primi due mesi del 2017) sostanzialmente in linea al mercato e con una quota in aumento di due decimi al 29,2 per cento. Precedute Volkswagen (+6,1%) con 23.191 unità e Psa (+6,8%) con 17.744 unità.

Commento:

Notizia positiva per Fca, che ha sovraperformato il mercato anche in Francia segnando un +6 per cento. I primi due mesi dell’anno per alcuni mercati europei hanno mostrato una buona crescita del settore sostenendo la view positiva sulle società esposte in tali aree.

Non sembra preoccupare molto gli analisti, inoltre, il quinto calo mensile consecutivo registrato a febbraio in Usa, con la casa di Detroit che ha segnato un -10% contro il -1,1% del mercato. Tale flessione, infatti, è in larga parte attribuibile alla diminuzione delle vendite alle flotte, in discesa del 26%, mentre quelle ai retail sono calate del 3 per cento.

Con una contrazione del mercato fisiologica dopo sei anni ininterrotti di rialzi mensili, il focus sembra essere più sullo spostamento del gruppo verso un mix prodotto più favorevole, con un’incidenza maggiore del segmento Suv/Pick up.