La Commissione Nazionale per le Società e la Borsa (Consob) ha impugnato davanti al Tribunale Civile di Milano la delibera assembleare dello scorso 22 luglio di approvazione del bilancio di esercizio e consolidato al 31 dicembre 2015, per asserita non conformità ai principi contabili (rispettivamente IAS 1-36 e IAS 1-12-36).
Inoltre, la Commissione ha contestato a Gruppo Waste Italia le modalità di recepimento del provvedimento, deliberato lo scorso 25 gennaio, riguardante la rideterminazione dei valori iscritti nella posta “Partecipazioni” del bilancio d’esercizio 2015 e dei valori iscritti nelle poste ”Avviamento” e “Crediti per Imposte Anticipate” del bilancio consolidato 2015.
Gruppo Waste Italia sottolinea che in merito al provvedimento ha fornito un’informativa al pubblico il 26 gennaio e il 1° febbraio 2017 [GRUPPO WASTE ITALIA – CONSOB DICHIARA NON CONFORME BILANCIO 2015 E SEMESTRALE 2016 e GRUPPO WASTE ITALIA – ORA ESIGIBILI INTERESSI NON PAGATI SUL BOND DA 200 MLN]. Nel dettaglio, la società ha presentato gli schemi individuali e consolidati pro-forma illustranti gli effetti che una contabilizzazione conforme a quanto richiesto da CONSOB avrebbe prodotto sulla situazione al 31 dicembre 2015 nonché al 30 giugno 2016. A tal fine Gruppo Waste aveva incaricato l’esperto indipendente Deloitte di assisterla nella stima.
La società confida che le Autorità giudiziarie confermino la correttezza del proprio operato e la conformità dei bilanci.