Luxottica – Il mercato boccia i conti 2016, titolo a -3,5%

Dopo aver comunicato a fine gennaio ricavi consolidati per 9,086 miliardi (+0,8% sul dato adjusted 2015), il CdA della società di Agordo ha approvato i conti 2016 che riportano un Ebitda adjusted pari a 1,945 miliardi (+1,3%), un Ebit adjusted di 1,432 miliardi (-0,8%) chiudendo la bottom line con un utile netto adjusted pari a 882 milioni (+3,3%). Dati sostanzialmente in linea con le attese del consensus, che consentono al Board di proporre il pagamento di una cedola pari a 92 centesimi (+3,4%). Outlook 2017 con previsioni di crescita di Ebit ed utile in linea con l’incremento dei ricavi, stimato low to mid single-digit a cambi costanti. Conti accolti negativamente dal mercato, che in avvio di seduta ha visto predominare le vendite sul titolo (-3,5%).

La società guidata da Leonardo Del Vecchio ha presentato i risultati dell’esercizio 2016 chiuso con ricavi consolidati per 9,086 milioni, in crescita dello 0,8% rispetto al dato adjusted del 2015. Il management aveva già comunicato i dati preliminari delle vendite (vedi “LUXOTTICA – NORD AMERICA ED EUROPA TRAINANO LE VENDITE NEL 4Q 2016”).

A fronte di investimenti incrementali, il risultato operativo adjusted si è attestato a 1.432 milioni (-0,8%), con un margine operativo del 15,8% in flessione di 20 punti base rispetto al 2015. A fronte di vendite pressoché invariate, il margine operativo adjusted della divisione Wholesale è aumentato di 20 punti base al 24,1% iniziando a beneficiare delle sinergie dell’integrazione di Oakley e di recuperi di efficienza dell’organizzazione.

Per contro, il margine operativo delle divisione Retail si è ridotto di 100 punti base al 13,7% principalmente per gli investimenti nella digitalizzazione e nello sviluppo della presenza retail. Le attività di semplificazione organizzativa e di ristrutturazione di alcune aree di business hanno comportato nell’anno costi straordinari pre-tasse pari a circa 87 milioni.

L’utile netto adjusted è comunque salito a 882 milioni, in crescita del 3,3% rispetto allo scorso anno, corrispondente a un Eps adjusted di 1,84 euro.

Nel 2016 la generazione di cassa si è attestata a 664 milioni. A fine dicembre l’indebitamento netto è stato pari a 1.177 milioni, con un rapporto indebitamento netto/Ebitda adjusted di 0,6x (0,5x escluso il piano di acquisto di azioni proprie).

Si ricorda che nel 2016 il gruppo ha completato l’acquisizione della catena di ottica Salmoiraghi & Viganò. Il 2017 è invece iniziato con l’annuncio dell’accordo di Delfin, azionista di riferimento del gruppo, ed Essilor per la creazione di un player integrato dell’eyewear. La transazione è soggetta alla soddisfazione di diverse condizioni sospensive, tra cui l’approvazione da parte degli azionisti di Essilor e delle Autorità Antitrust.

Il Board proporrà all’assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,92 euro per azione, per complessivi 439 milioni, con un payout di circa il 50% dell’utile netto consolidato adjusted . Lo scorso anno il colosso di Agordo ha pagato una cedola pari a 0,89 euro e la media delle stime degli analisti per il 2016 prevedevano un aumento a 0,93 euro.

Outlook

Per il 2017 l’outlook del gruppo prevede:

  • fatturato in crescita low to mid single-digit a cambi costanti;
  • incremento dell’utile operativo adjusted e dell’utile netto adjusted allineato alla crescita del fatturato, con un moltiplicatore rispettivamente pari a 0,8-1,0x e 1,0x;
  • rapporto debito netto/Ebitda a circa 0,5x.

Commento

Impatto negativo dei risultati 2016 a Piazza Affari, con il titolo Luxottica che intorno alle 11:00 scambia a 48,6 euro, in calo del 3,5 per cento. Le quotazioni sono scese sotto il prezzo di 48,7 euro registrato il 13 gennaio scorso prima dell’annuncio del deal con Essilor.