I principali listini europei aprono poco mossi dopo la seduta positiva di ieri e i nuovi record stampati in serata da Wall Street in scia alla possibilità, ormai quasi certa, che la Federal Reserve alzi i tassi di interesse nella riunione di metà marzo in seguito alle esternazioni di diversi membri del Board al riguardo.
Intorno alle 9:25 il Ftse Mib di Milano, il Dax di Francoforte e l’Ibex 35 di Madrid cedono lo 0,1%, il Cac 40 di Parigi è invariato mentre il Ftse 100 di Londra ha aperto in frazionale rialzo, toccando un nuovo massimo storico a 7.393 punti.
Sul fronte macro i dati spagnoli sul Pil del quarto trimestre hanno confermato le attese (+0,7% su base trimestrale e +3% rispetto al 2015). Sono attesi in giornata il tasso di disoccupazione di gennaio in Italia, il Markit Pmi sulle costruzioni di febbraio nel Regno Unito, il tasso di disoccupazione di gennaio e i prezzi al consumo di febbraio nell’Eurozona. In arrivo dagli Stati Uniti, nel pomeriggio, i dati settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione.
Nel frattempo, sul Forex, il cambio euro/dollaro è pressoché invariato a 1,054 mentre lo yen perde terreno sul dollaro (USD/JPY a 114,2) e sull’euro (EUR/JPY a 120,3).
Fra le materie prime flettono lievemente le quotazioni del petrolio, con Brent e Wti rispettivamente in area 56,3 e 53,6 dollari al barile. I dati settimanali sulle scorte americane pubblicati ieri dall’Eia hanno evidenziato dati lievemente migliori delle attese per quanto riguarda le riserve di greggio, mentre gli stock di benzina sono calati meno del previsto. Nel complesso le scorte sono comunque rimaste sostanzialmente stabili.
In discesa per l’oro a 1.245 dollari l’oncia, anche a causa del recente rafforzamento del dollaro sulle prospettive di rialzo dei tassi.
Scarsi movimenti sui mercati obbligazionari dove il rendimento del Btp si attesta al 2,11% mentre lo spread con il decennale tedesco cala lievemente portandosi a 181 punti base.
A Piazza Affari, partenza positiva di YNAP (+3,4%), che ha archiviato il 2016 con ricavi netti pari a 1,87 miliardi, con una crescita organica del 17,7%, Ebitda adjusted a 156 milioni (+17%) e risultato netto adjusted a 69 milioni (+16%).
In controtendenza, sempre nel lusso, LUXOTTICA (-1,6%) che ha chiuso il 2016 con un utile operativo lievemente in calo e per il 2017 prevede una crescita del fatturato a cambi costanti ‘low to mid single-digit’ e un aumento degli utili sostanzialmente in linea con i ricavi.
Avvio debole per i bancari dopo le buone performance di ieri; soffrono BANCO BPM (-1%), BPER (-0,6%) e UBI (-0,3%) mentre INTESA scambia intorno alla parità e UNICREDIT guadagna mezzo punto percentuale.
Tra i titoli dell’automotive, in lieve rialzo FCA (+0,4%), dopo i dati sulle immatricolazioni di febbraio che hanno visto il gruppo crescere più del mercato (+6,17%), con un incremento su base annua del 6,9 per cento.
Debole FERRARI (-0,3%), il cui cda ha approvato la distribuzione di un dividendo sul risultato 2016 pari a 0,635 euro per azione ordinaria (+38% sull’anno precedente), per un controvalore complessivo di circa 120 milioni, tramite l’utilizzo di riserva sovrapprezzo azioni.
Fuori dal listino principale, infine, si attendono in giornata i risultati di D’AMICO, DE LONGHI, GEOX, ITALMOBILIARE.