Sulla base delle comunicazioni di internal dealing di ieri, si apprende che tre manager della società hanno esercitato le proprie stock option su complessive 850 mila azioni (pari allo 0,34% del capitale), ad un prezzo unitario pari a 18,45 euro.
A partire da ieri i vertici avevano infatti la possibilità di acquistare e vendere i titoli oggetto del piano 2014-2018. E proprio ieri che il prezzo del titolo ha toccato il massimo storico a 19,26 euro, i tre manager hanno deciso di vendere.
In dettaglio Sergio Buongiovanni (amministratore esecutivo e co-fondatore) e Andrea Tieghi (dirigente) hanno esercitato rispettivamente il diritto di opzione su 375 mila titoli, dei 400 mila in portafoglio al prezzo unitario di acquisto di 10,20 euro. Avendo gli stessi venduto al prezzo unitario di 18,45 euro, hanno realizzato poco meno di 7 milioni ciascuno, con un guadagno superiore ai 3 milioni.
Ha esercitato invece integralmente i 100 mila diritti d’opzione ricevuti a 10,20 euro ciascuno, Mauro Beretta (dirigente), con un saldo tra valore di acquisto e vendita di 825 mila euro.
Commento
Il titolo, che ieri aveva beneficiato del progresso legato alla presentazione dei conti 2016, oggi vede prese di profitto e intorno alle 12:15 scambia a piazza Affari a 19 euro, in calo dello 0,3 per cento, a fronte di un Ftse Mib in rialzo dello 0,3 per cento.