Utility – A febbraio consumi di gas ai massimi dal 2013

Nel mese scorso la domanda di gas naturale in Italia è stata pari a 8,05 miliardi di metri cubi, livello più alto per il mese di febbraio dal 2013, con un incremento del 7,7% rispetto ai 7,48 miliardi di m3 di febbraio 2016. Il dato depurato dell’effetto calendario (febbraio 2016 aveva 29 giorni) è pari a circa +10,7% su base annua. Si tratta comunque del 7° aumento consecutivo per i consumi di gas, nonostante la risoluzione dei problemi del sistema elettrico francese.

Ricordiamo infatti che a fine settembre era stato disposto il fermo di circa un terzo dei reattori nucleari del colosso francese EDF, con il conseguente aumento dell’export dell’energia elettrica prodotta dagli impianti termoelettrici italiani verso la Francia. Nel dettaglio, a febbraio 2017 i consumi di gas delle centrali termoelettriche italiane hanno continuato a mettere a segno una crescita a doppia cifra e pari al 17,1% su base annua (+21,4% a parità di giorni), dopo aver già segnato +21,1% a settembre, +33,1% a ottobre, +30,4% a novembre, +20,3% a dicembre e +24,6% a gennaio.

In progresso del 3,4% su base annua i consumi residenziali (+7,1% a parità di calendario) e dello 0,9% a/a la domanda di gas del settore industriale (+4,7% a parità di giorni).

Sul fronte delle forniture, si segnala l’aumento delle importazioni (+7,4% a/a), soprattutto dall’Algeria (+76,8% a 2 miliardi di m3) che ha così raggiunto i livelli della Russia (-15,1% a 2,04 miliardi di m3), nonchè l’incremento delle iniezioni nei sistemi di stoccaggio (+10,7% a/a). La produzione nazionale è invece scesa del 3,2% rispetto a febbraio 2016.

COMMENTO

La notizia è positiva per le società maggiormente esposte alla vendita di gas in Italia: nell’ordine per quota di mercato nel 2015, fra quelle quotate a Piazza Affari, troviamo Eni (23,7%), Enel (10,6%), Edison (10,5%), Iren (4,1%), Hera (3,9%), A2A (3,2% con Linea Group Holding) e Ascopiave (1,5%).