Mercati – Ftse Mib a +1%, in evidenza i finanziari

Partenza cauta per i listini americani, mentre le borse europee proseguono contrastate, in attesa del discorso di Janet Yellen di questa sera. Il presidente della Fed potrebbe fornire ulteriori conferme sul rialzo dei tassi nella prossima riunione del 14-15 marzo, ma secondo alcuni operatori potrebbe anche riservarsi un po’ di spazio di manovra, in attesa del report sul mercato del lavoro in uscita la prossima settimana.

Intorno alle 15:40 scende ancora il Dax di Francoforte (-0,2%), invariato il Ftse 100 di Londra. Positivi invece il Cac 40 di Parigi (+0,7%), l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%) e il Ftse Mib di Milano, che guadagna circa un punto percentuale. Sostanzialmente flat i principali indici a stelle e strisce.

La mattinata è stata ricca di appuntamenti macroeconomici, con la pubblicazione dei Markit Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Uk e dell’Eurozona per il mese di febbraio. I dati italiani hanno battuto le rilevazioni preliminari mentre quelli francesi e britannici hanno disatteso le stime; in linea con il consensus le altre letture.

Sottotono anche le vendite al dettaglio dell’Eurozona, in flessione (-0,1%) su base mensile, mentre in Italia è stato rilasciato pure il dato finale sul Pil del quarto trimestre, in crescita dello 0,2% su base congiunturale e dell’1% rispetto al 2015. In arrivo dagli Usa nel pomeriggio il Markit Pmi servizi e composito di febbraio e l’Indice Ism non manifatturiero.

Nel frattempo il dollaro cede terreno nei confronti dell’euro (l’EUR/USD in rialzo a 1,056), dopo i guadagni delle ultime due sedute. La moneta unica si apprezza sensibilmente anche rispetto alla sterlina (+0,8%) e sullo yen (+0,5%) mentre il cambio USD/JPY resta stabile a 114,4.

Tra le materie prime, leggero rimbalzo per il petrolio dopo la contrazione di ieri, con Brent e Wti in rialzo dello 0,2-0,3% rispettivamente a 55,2 e 52,7 dollari. Stasera verranno inoltre diffusi i dati settimanali Baker Hughes sugli impianti di trivellazione negli Stati Uniti.

Prosegue la discesa dell’oro, che torna in area 1.228 dollari l’oncia in scia alle attese di una stretta monetaria imminente, scontando anche qualche presa di beneficio dopo i guadagni da inizio anno.

Sull’obbligazionario, infine, cala a 176 punti base lo spread Btp-Bund, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 2,12 per cento.

A Piazza Affari, dopo un avvio debole gli acquisti premiano il comparto bancario, con UBI a +4,5%, UNICREDIT a +3%, MEDIOBANCA a +2,5% e BPER a +2,4% dopo il rialzo del target price da parte di Kepler a 6,1 euro dai 5,7 euro precedenti.

Bene anche le assicurazioni, con UNIPOL a +2,7% e GENERALI a +1,8 per cento. Quest’ultima starebbe predisponendo un piano di dismissione dei propri asset nei Paesi ritenuti non strategici, a partire dall’Olanda.

In calo BREMBO (-0,7%), che ha archiviato il quarto trimestre 2016 con ricavi in crescita del 7,9% ma leggermente inferiori al consensus, mentre i margini operativi e l’utile netto sono risultati sopra le attese.

Ancora negativa LUXOTTICA (-0,6%) in scia ai conti del 2016. Vendite anche su YNAP (-1,5%) dopo l’exploit di ieri.