Mercati – Milano la migliore a metà seduta sostenuta dalle banche

Seduta contrastata per le borse europee, in attesa del discorso di Janet Yellen di questa sera, da cui potrebbero giungere ulteriori conferme sul rialzo dei tassi nella riunione della Fed di questo mese.

Intorno alle 12:10 scendono il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Ftse 100 di Londra (-0,3%) mentre il Cac 40 di Parigi (+0,3%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,3%) sono in frazionale rialzo e il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,7 per cento.

La mattinata è stata ricca di appuntamenti macroeconomici, con la pubblicazione dei Markit Pmi servizi e composito di Italia, Francia, Germania, Uk e dell’Eurozona per il mese di febbraio. I dati italiani hanno battuto le rilevazioni preliminari mentre quelli francesi e britannici hanno disatteso le stime; in linea con il consensus le altre letture.

Sottotono anche le vendite al dettaglio dell’Eurozona, in flessione (-0,1%) su base mensile, mentre in Italia è stato rilasciato pure il dato finale sul Pil del quarto trimestre, in crescita dello 0,2% su base congiunturale e dell’1% rispetto al 2015. In arrivo dagli Usa nel pomeriggio il Markit Pmi servizi e composito di febbraio e l’Indice Ism non manifatturiero.

Nel frattempo il dollaro cede terreno nei confronti dell’euro (l’EUR/USD in rialzo a 1,054), dopo l’impennata seguita al discorso di Trump e alle dichiarazioni hawkish di alcuni esponenti della Fed. La moneta unica si apprezza sensibilmente anche rispetto alla sterlina (+0,6%) e sullo yen (+0,3%) mentre il cambio USD/JPY resta stabile a 114,4.

Tra le materie prime, leggero rimbalzo per il petrolio dopo la contrazione di ieri, con Brent e Wti in rialzo dello 0,3-0,4% rispettivamente a 55,3 e 52,8 dollari. Stasera verranno inoltre diffusi i dati settimanali Baker Hughes sugli impianti di trivellazione negli Stati Uniti.

Prosegue la discesa dell’oro, che torna in area 1.229 dollari l’oncia in scia alle attese di una stretta monetaria imminente, scontando anche qualche presa di beneficio dopo i guadagni da inizio anno.

Sull’obbligazionario, infine, cala a 175 punti base lo spread Btp-Bund, con il rendimento del decennale italiano in discesa al 2,09 per cento.

A Piazza Affari, dopo un avvio debole gli acquisti premiano il comparto bancario, con UBI a +3,5%, UNICREDIT a +2,3% e BPER a +2,4 per cento.

Bene anche le assicurazioni, con UNIPOL a +1,6% e GENERALI a +1,5 per cento. Quest’ultima starebbe predisponendo un piano di dismissione dei propri asset nei Paesi ritenuti non strategici, a partire dall’Olanda.

Poco mossa BREMBO (-0,2%), che ha chiuso il 2016 con ricavi in crescita del 9,9%, Ebitda in aumento del 23,3% e utile netto in progresso del 30,8 per cento. Proposto un dividendo di 1 euro per azione.

Passa in negativo LEONARDO (-0,4%), che parteciperà alla gara per la sostituzione della flotta di elicotteri UH-1N ‘Huey’ della U.S. Air Force, attraverso una collaborazione con Boeing.

Ancora in rosso LUXOTTICA (-0,9%) dopo i conti, mentre si ferma YNAP (-0,3%) dopo l’exploit di ieri.