Aim – Ottava in positivo. Brilla Smre (+36,3%)

Nelle ultime sedute il Ftse Mib ha registrato un guadagno del 5,7% a 19.664 punti, sostenuto principalmente dai titoli bancari. In rialzo anche il Ftse Aim Italia, che ha segnato un +1,3%, sottoperformando il London Ftse Aim 100 (+1,5%) e il London Ftse Aim All Share (+0,8%). Modesto il volume medio degli scambi, che si è attestato a 2.518.451 titoli trattati, un livello al di sotto dei volumi registrati nelle sedute fino ai 3 mesi precedenti.

Nella scorsa ottava ha brillato giornata Smre, che ha riportato un guadagno del 36,3% scambiando 55.900 titoli. Una performance in scia all’approvazione di martedì scorso 28 febbraio del Piano Strategico 2017-2020, un piano basato su linee guida quali partnership strategiche, crescita industriale, efficienza operativa e continua innovazione. Nel dettaglio, a fine piano il management prevede di conseguire un valore della produzione consolidato di 91 milioni, un Ebitda di oltre 22 milioni, con una marginalità al 23% e un utile netto di 12,8 milioni. Nel 2020 la posizione finanziaria netta dovrebbe essere positiva per oltre 10 milioni.

In evidenza anche Clabo, che ha segnato un rialzo del 9,4% con 42.500 titoli trattati. La società, attiva nel settore delle vetrine espositive professionali per gelaterie, pasticcerie, bar, caffetterie e hotel, mercoledì 1° marzo ha siglato il closing dell’acquisizione del ramo d’azienda a marchio “Easy Best” per la produzione di vetrine refrigerate per l’esposizione del gelato e della pasticceria artigianali, dalla cinese Qingdao Easy Best Refrigeration Ltd. L’operazione ha un controvalore di 20 milioni di yuan e si inserisce nella strategia di Clabo di penetrazione del mercato asiatico attraverso la realizzazione di un polo produttivo e commerciale in Cina, dal quale servire tutto il Far East.

Attenzione anche su Bio-on, che ha registrato un progresso del 3,2% scambiando 28.450 azioni. La realtà attiva nel settore della bio plastica, ha comunicato lavvio della collaborazione con il gruppo Sadam a un progetto per sviluppare processi industriali innovativi, a costi competitivi e basso impatto ambientale, per produrre acido levulinico. Le due aziende hanno infatti avviato un progetto che prevede lo sviluppo di processi industriali innovativi finalizzati alla produzione di tale elemento impiegando come materia prima i sottoprodotti dell’industria dello zucchero. Il progetto, che punta ad anticipare la crescita della domanda di acido levulinico sfruttando così un vantaggio competitivo, conta su un budget di 6 milioni nei prossimi 3 anni e potrà dimostrare la possibilità di realizzare un processo produttivo che potrà essere replicato su scala più elevata.

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