Ha già raggiunto i 30 milioni nella prima settimana, la raccolta dei Pir, (Piani individuali di risparmio), lanciati da Intesa Sanpaolo, insieme ad Eurizon Capital.
E’ Stefano Barrese, responsabile divisione banca dei territori di Intesa Sanpaolo, a fare il punto sull’andamento dei nuovi fondi pensati per convogliare mezzi finanziari freschi verso le piccole e medie imprese permettendo un risparmio fiscale per i risparmiatori che li deterranno più di cinque anni. “Non abbiamo target specifici di raccolta” ha precisato Barrese, ”i Pir rientrano nello scaffale di prodotti a disposizione, vogliamo stimolare il risparmio creando una maggiore convenienza”.
I Pir consentono di incanalare il risparmio delle famiglie verso il sistema produttivo, perché il 30% dei propri asset deve essere investito in pmi, categoria che, secondo dati forniti da Intesa Sanpaolo, ha registrato un incremento del fatturato pari al 103,5% nel periodo 2008-2015 contro il 91,8% delle grandi imprese.
La nuova gamma di servizi (Eurizon Progetto Italia 20, 40 e 70) propone tre fondi comuni, con un profilo di rischio differenziato a seconda del peso azionario: conservativo (20%), moderato (40%) e dinamico (70%).