Il Ftse Mib chiude in rialzo del 5,7% l’ottava dal 27 febbraio al 3 marzo, caratterizzata in particolare dall’intervento di Trump e dalle parole di diversi esponenti della Fed, che hanno incrementato sensibilmente le prospettive di un rialzo dei tassi di interesse nella prossima riunione di metà marzo.
Tonico il comparto tecnologico, con il Ftse Italia Tecnologia che ha chiuso la settimana a +3,8% sovraperformando di due punti percentuali l’indice settoriale europeo Euro Stoxx Tecnologia (+1,8%).
Il tutto grazie ad un’altra ottava positiva della big cap Stm (+4,2%), che tocca un nuovo massimo dal periodo pre-crisi a quota 14,82 euro.
Tra le mid cap, Reply guadagna il 2,5% mentre Esprinet chiude in progresso dell’1,5 per cento.
Reply ha ottenuto importanti riconoscimenti da Adobe e Oracle, e attraverso la controllata Solidsoft Reply, che si occupa della creazione di soluzioni su piattaforma cloud Microsoft Azure, ha firmato un contratto per implementare e gestire il sistema danese di verifica nazionale dei farmaci.
Esprinet ha invece stipulato un finanziamento a medio termine chirografario a 5 anni in pool di complessivi 210 milioni, ripartito in una Term Loan Facility da massimi 145 milioni ed una Revolving Facility da 65 milioni. Siglato inoltre un accordo per la distribuzione dell’intera gamma di periferiche wireless per computer e gaming di Rapoo.
Fra le small cap spicca il rialzo di Dada (+15,4%), che tocca anche un nuovo massimo di un anno a 3,93 euro. Nuovi massimi a 52 settimane anche per Be (+3,4%) a 1,02 euro e per Eems (-20,9%) a 0,16 euro.
Termina l’ottava a +11,4% Digital Bros, che ha archiviato il semestre al 31 dicembre con ricavi in crescita del 43,8% a/a e con Ebitda ed Ebit adjusted in aumento di 3 e 6 volte rispetto al pari periodo 2015. In crescita anche la liquidità netta a 6,1 milioni. Il management prevede un esercizio positivo che non potrà però replicare i margini operativi del precedente.
In rialzo del 5,3% Tas, la cui assemblea straordinaria ha approvato l’aumento di capitale gratuito da 10 milioni. Al 31 gennaio 2017 il gruppo ha riportato una liquidità netta per 328 mila euro, in contrazione rispetto ai 4,1 milioni al 31 dicembre 2016, a causa della stagionalità dei pagamenti.
Si apprezza del 4,6% SeSa, che tra il 22 e il 28 febbraio 2017 ha acquistato 3.556 azioni proprie e ha disposto di 85.568 azioni ordinarie, già detenute in portafoglio, come parziale pagamento del prezzo complessivo di 4,5 milioni all’atto di compravendita del 20% della società Attiva da parte della controllata totalitaria Computer Gross. Quest’ultima ha stretto una partnership con MongoDB, il database per “idee giganti” che potenzia le attività commerciali conferendogli più agilità e scalabilità.
Toniche anche Tecnoinvestimenti (+3,8%), che ha pubblicato alcuni risultati preconsuntivi del 2016, e Tiscali (+3,2%), il cui Cda ha approvato il documento informativo relativo alla cessione a Fastweb del ramo d’azienda Tiscali Business, che comprende 45 dipendenti e un volume di affari di circa 10 milioni all’anno. La società ha riportato al 31 gennaio 2017 una posizione finanziaria netta negativa per 185,4 milioni (vs. 186,1 milioni del 31 dicembre 2016).
Fra le telecomunicazioni, bene Telecom Italia (+3,7%), che ha rafforzato la partnership con Ericsson sul 5G attraverso l’impegno a condividere competenze, progetti, laboratori e risorse per la progettazione, la sperimentazione e la realizzazione delle componenti tecnologiche della nuova rete.
Infine, sprint di Retelit (+13,9%) che ha siglato un contratto per una partnership strategica e commerciale con BICS (Belgacom International Carrier Services), primario operatore globale di telecomunicazione.