Banco Bpm ha comunicato che non è stata acquistata nessuna delle 65.289.263 azioni Banco BPM offerte sul mercato e rimaste inoptate a seguito dell’esercizio di recesso successivo all’operazione di fusione tra Bpm e Banco Popolare.
In particole le azioni oggetto dell’offerta erano così suddivise:
- 578.990 azioni Banco BPM, rivenienti dal concambio delle azioni Banco Popolare oggetto di recesso che erano state in prima battuta offerte senza successo ai soci, sono state offerte al mercato al prezzo unitario di 3,156 euro (pari al valore unitario di liquidazione delle azioni BP);
- 710.273 azioni Banco BPM, rivenienti dal concambio delle azioni Bpm oggetto di recesso per le quali non erano stati esercitati i diritti di opzione e prelazione, sono state offerte al mercato al prezzo unitario di 3,1406 euro, calcolato moltiplicando il valore unitario di liquidazione delle azioni Bpm (0,4918 euro) per il rapporto di concambio (6,386) delle azioni Bpm determinato nell’ambito della fusione.
Nella nota è inoltre precisato che il cda dell’istituto valuterà, sentito il collegio sindacale, se limitare o escludere il rimborso di tali azioni invendute secondo quanto previsto nei termini della fusione.
I titoli sono rimasti invenduti perché il prezzo di offerta era superiore a quello di mercato. In particolare nell’ultimo giorno di offerta, venerdì 3 marzo, il prezzo di chiusura delle azioni Banco Bpm è stato pari a 2,5 euro.