Le azioni del colosso tedesco registrano un calo del 2,24% sulla scia dell’annuncio dell’aumento di capitale da 8 miliardi, che ieri ha spinto al ribasso le azioni di quasi l’8 per cento.
Prosegue il calo delle azioni di Deutsche Bank, dopo il crollo di ieri del 7,89%, in seguito all’annuncio dell’aumento di capitale da 8 miliardi. I titoli del colosso tedesco del credito lasciano sul terreno alle 13:45 il 2,24% a 17,24 euro sul listino di Francoforte.
Nonostante la grande credibilità dell’Ad John Cryan, fiducia che si è conquistato sul campo e gli permette di godere della stima degli investitori, l’annuncio delle nuove strategie per la principale banca tedesca accompagnate da una ricapitalizzazione da 8 miliardi, ha suscitato qualche perplessità nella comunità finanziaria.
Innanzitutto per quanto riguarda l’inversione di indicazioni strategiche, rispetto a quanto annunciato dal manager alla sua nomina al vertice di Deutsche Bank nel 2015. La svolta più clamorosa riguarda la decisione di ritirare dal mercato Postbank, dopo che non aveva ricevuto alcuna manifestazione di interesse, e ricalcando la vecchia strategia della banca poi abbandonata.
Obiezioni di cui il manager è conscio anche perché nel messaggio da lui inviato a tutti i dipendenti del gruppo osserva, riferendosi ai punti della nuova road map: “Alcuni di questi potranno farvi sorgere la domanda: non è un passo indietro? Non era già così? La risposta giusta è che, se si guarda il piano più nel dettaglio, non si sono semplicemente rispolverati vecchi concetti, ma abbiamo selezionato la struttura ottimale per noi per reagire velocemente e risolutamente alle esigenze dei nostri clienti, data la dinamicità del mercato e la nuova infrastruttura di regole, senza porci alcun limite mentale al ragionamento”.
Quanto alla decisione di procedere a un rafforzamento patrimoniale, da molti era considerata una mossa reputata necessaria e quindi la decisione, malgrado sia pesante da digerire, servirà a sgombrare il campo dalla cappa di incertezza che da alcuni mesi pesa su Deutsche Bank.
L’istituto ha recuperato notevolmente sul listino dal minimo di 10,25 euro toccato il 29 settembre 2016, al culmine dei timori sul portafoglio di titoli derivati e sull’ammontare delle multe comminate dalle autorità americane, vicenda che Deutsche Bank si è lasciata alle spalle con l’accordo del pagamento di una sanzione da 7,2 miliardi di dollari (6,8 miliardi di euro).
Tuttavia bisognerà vedere se le azioni della banca riusciranno a tornare vicine ai livelli a cui veleggiavano nel 2015, quando fu toccato il massimo degli ultimi due anni di 32,28 euro.
Qui sotto si riporta il grafico di Bloomberg dell’andamento del titolo Deutsche Bank a partire dal 1° gennaio 2015.