[FLASH] Stamattina prima dell’apertura dei mercati il colosso del gas ha diffuso i dati del bilancio consolidato 2016 e quelli pro-forma relativi al 2015, che recepiscono il deconsolidamento di Italgas dallo scorso 7 novembre 2016 nonché l’entrata in vigore dal 1° gennaio 2016 del nuovo periodo regolatorio per i business regolati del gas.
Nel dettaglio, i ricavi risultano pari a 2,56 miliardi, in flessione del 2,6% su base annua rispetto al dato pro-forma del 2015, ma superiori ai 2,42 miliardi stimati dagli analisti.
A fronte di costi operativi stabili, il margine operativo lordo rettificato, pari a 1,99 miliardi, risulta in lieve calo del 3,4% rispetto al 2015, ma anch’esso superiore al consensus di 1,93 miliardi.
L’aumento di ammortamenti e svalutazioni ha determinato la discesa dell’Ebit adjusted del 9,8% su base annua a 1,34 miliardi, al di sotto del dato stimato dagli analisti (1,39 miliardi).
L’utile netto rettificato delle continuing operations si esprime in 826 milioni, al di sotto degli 863 milioni del 2015 ma assolutamente in linea con le attese. Il Consiglio ha inoltre deliberato di proporre all’Assemblea degli azionisti la distribuzione di un dividendo di 0,21 euro per azione.
A seguito dello spin-off di Italgas, l’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 si attesta a 11,06 miliardi contro i 13,78 miliardi di fine 2015.
