Il gruppo archivia il 2016 con ricavi in aumento dell’8,5% a 555,3 milioni, grazie soprattutto al contributo del nord America, dell’Italia e dell’area Apac. Sviluppo più che proporzionale dei margini, con Ebitda (+15,3%) ed Ebit (+17%) che crescono a doppia cifra con un ulteriore miglioramento della redditività. L’esercizio si chiude con un balzo dell’utile netto di oltre il 50% a 43 milioni, mentre l’indebitamento finanziario netto aumenta di circa 40 milioni a 78 milioni.
Il gruppo ha pubblicato ieri a mercati chiusi i risultati 2016, esercizio chiuso con un aumento dei ricavi dell’8,5% a 555,3 milioni registrando una crescita doppia rispetto al settore di riferimento.
Nel dettaglio, a livello di area geografica gli incrementi più significativi sono stati quelli in area Apac (+18%), trainata soprattutto dal Giappone, e in nord America (+16%), in particolare grazie alla forte crescita nel settore hospitality di lusso e dell’accordo con Lifetime Fitness, la più importante catena premium di fitness club negli Stati Uniti. Molto positivo anche l’andamento sul mercato italiano (+20%), in virtù della diffusione dei nuovi prodotti all’interno dell’importante bacino clienti dell’azienda.
Sul fronte dei canali distributivi, buona performance di tutti i segmenti previsti dal business model di distribuzione omni-channel del gruppo. Bene in particolare il canale Field Sales (+8,9%), che pesa per circa il 70% dei ricavi totali.
Per quanto riguarda la gestione operativa, i margini registrano un incremento più che proporzionale rispetto al fatturato grazie all’aumento dei volumi, alla razionalizzazione delle attività industriali e all’acquisizione del Technogym Village, che ha permesso un’elisione dei costi per l’affitto a seguito dell’ingresso nel perimetro di consolidamento.
L’Ebitda segna un incremento del 15,3% a 100 milioni, con un’incidenza sui ricavi del 18% (+110 basis point). In miglioramento a doppia cifra anche l’Ebit, che registra un balzo del 17% a 68,4 milioni, con un ros del 12,3 per cento.
L’esercizio si chiude con un utile netto in crescita del 53% a 43 milioni, beneficiando anche di una riduzione degli oneri finanziari netti e della diminuzione del tax rate, passato dal 48,4% al 34,3 per cento.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto rispetto al 31 dicembre 2015 aumenta di 40 milioni a 78 milioni, anche a seguito di investimenti non ricorrenti per circa 110 milioni per l’acquisizione del Technogym Village.
Il Consiglio di Amministrazione ha deliberato di proporre all’Assemblea degli Azionisti il pagamento di un dividendo unitario pari a 0,065 euro per complessivi 13 milioni, con un payout ratio del 28,6%.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il management conferma le linee guida di sviluppo già avviate nel corso del 2016. In particolare, il gruppo intende consolidare le quote di mercato in Europa, oltre a continuare ad effettuare decisi investimenti in nord America a sostegno del trend positivo registrato negli ultimi due anni. È probabile un rallentamento del tasso di crescita in tale mercato, anche se un contributo potrebbe arrivare dall’attività di M&A.
Accoglienza positiva di conti da parte del mercato, con il titolo che intorno alle 11:30 segna un +2% rispetto al -0,2% del Ftse Italia All-Share. Dal debutto a Piazza Affari lo scorso 3 maggio, inoltre, le azioni del gruppo hanno guadagnato oltre il 33%, portandosi sopra la soglia dei 5 euro.