Iliad, capogruppo della francese Free fondata da Xavier Niel, ha chiuso il 2016 con un utile netto pari a 402,7 milioni, in crescita del 20,2% rispetto all’anno precedente.
Il fatturato si attesta a 4,722 miliardi, in progressione del 7%, di cui quello riferito alle sole attività di telefonia mobile hanno per la prima volta superato quota 2 miliardi.
L’Ebitda, pari a 1,676 miliardi, segna una crescita del 12,5 per cento. Cinque anni dopo l’ingresso del gruppo sul mercato mobile in Francia, Iliad è diventato uno dei principali operatori tlc con oltre 19 milioni di abbonati.
Ma Iliad non si ferma e punta a diventare il quarto operatore della rete mobile in Italia. Lo scorso luglio l’azienda ha infatti siglato un accordo con Hutchison e Vimpelcom, nell’ambito della fusione di Tre e Wind, per acquisire frequenze (35MHz), per 450 milioni di dollari, e siti di rete mobile. In aggiunta, la possibilità di attivare un accordo per RAN sharing sulle aree rurali o acquisire siti in quelle zone, così come un accordo di roaming per un periodo di 5 anni prorogabile per altri 5 anni.
Questi asset, uniti al know-how del gruppo, permetteranno all’operatore francese di sviluppare in Italia un modello che consenta maggiore efficienza operativa e di prevedere il raggiungimento del pareggio in termini di Ebitda, con una quota di mercato inferiore al 10 per cento.