Prosegue senza particolari movimenti la seduta delle borse europee, che intorno alle 11:50 mostrano variazioni contenute. Il Dax di Francoforte segna un +0,3%, seguito dall’Ibex 35 di Madrid (+0,2%) e dal Ftse Mib di Milano (+0,1%). Poco sotto la parità invece il Cac 40 di Parigi e il Ftse 100 di Londra.
I mercati mantengono dunque un atteggiamento di attesa in vista della riunione della Bce di domani. Non sono previste decisioni significative, con i tassi che saranno confermati ai livelli attuali e il Quantitative easing che proseguirà fino a dicembre come stabilito.
Tuttavia i recenti dati sull’inflazione, ormai vicina al target del 2%, potrebbero spingere alla richiesta di un ripensamento della politica monetaria ultra espansiva, da tempo invocato soprattutto dalla Germania.
Sul fronte dei dati macro, l’agenda europea non ha fornito spunti rilevanti, mentre in Usa l’attenzione è tutta per i dati Adp sul mercato del lavoro, in attesa del report ufficiale in uscita venerdì.
Intanto il dollaro si mantiene sostanzialmente stabile nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD in area 1,06 e l’USD/JPY a 114,1.
Tra le materie prime, continua a scendere l’oro, tornato in area 1.210 dollari l’oncia sulle prospettive dell’imminente rialzo dei tassi di interesse da parte della Fed. In calo anche il petrolio con il Brent (-0,4%) a 55,7 dollari e il Wti (-0,7%) a 52,8 dollari, dopo che i dati Api, in attesa del report ufficiale dell’Eia questo pomeriggio, hanno indicato un aumento settimanale delle scorte Usa.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund sale in area 188 punti base, con il rendimento del decennale italiano in aumento di circa 5 basis point al 2,23 per cento.
Tornando a Piazza Affari, ENEL (+0,6%) scende dai massimi intraday dopo aver smentito i rumors su una possibile cessione della controllata spagnola Endesa, notizia circolata in mattinata.
Sempre tra le utilities, ancora ben intonata SNAM (+0,8%) all’indomani della presentazione dei conti e del piano industriale al 2021. In calo, invece, ITALGAS (-0,6%) e TERNA (-0,4%).
Ben intonate le assicurazioni, con GENERALI (+1,2%) e UNIPOL (+1,4%) assolte da parte del Consiglio di Stato dall’accusa di aver siglato un accordo restrittivo della concorrenza per fornire servizi assicurativi nell’Rca in 15 città.
Tra i finanziari ancora bene EXOR (+1,3%), sostenuta ancora dalle parole di ieri di Marchionne su una possibile alleanza tra FCA (+1,2%) e Volkswagen, mentre scambia in lieve calo AZIMUT (-0,3%) in attesa dei risultati 2016 che verranno pubblicati domani.
In rialzo i bancari ad eccezione di UNICREDIT (-0,2%) , in particolare UBI (+1,3%) e BPER (+1,4%) che rimbalzano dopo essere state tra le peggiori nella seduta di ieri.
Deboli, infine, i petroliferi in scia al ribasso del greggio, con ENI (-0,6%), SAIPEM (-0,6%) e TENARIS (-0,7%).