Non è ancora chiaro se il movimento laterale avviato all’inizio di dicembre 2016 possa configurarsi per il titolo del settore costruzioni come una fase accumulativa oppure come una fase distributiva. Il titolo, infatti, oscilla all’interno di un teorico canale orizzontale che ha come limite inferiore 22,80/22,90 euro e come barriera superiore la resistenza posizionata a 24,50 euro.
Per le prossime sedute è probabile che il corso azionario torni sul limite inferiore che sta funzionando da supporto statico (linea gialla del grafico), per andare a cercare anche l’incrocio con una trend line ascendente (linea verde), partita dal minimo del 14 dicembre scorso a 21,18 euro e costruita con l’unione all’altro minimo relativo segnato l’8 febbraio a 22,05 euro.
Se così fosse, sarà molto importante per le quotazioni di Buzzi Unicem non violare al ribasso questi due supporti perché altrimenti potrebbe aprirsi una pericolosa fase ribassista in grado di portare le quotazioni prima sui 22 euro per poi andare a prendere i 21 euro tondi.
Nel caso in cui il supporto a 22,80 euro dovesse tenere, il titolo potrebbe ripartire al rialzo. L’esame dei volumi sembra far propendere per questo scenario positivo dato che l’attuale fase laterale è sostenuta da volumi leggermente superiori rispetto alla media, con Buzzi Unicem che potrebbe ritornare a testare dal basso la resistenza statica a 24,50 euro (linea rossa del grafico), con un primo target a quota 26 euro dove risiedono i massimi d’inizio luglio 2007.