La media company italiana specializzata nel temi del terzo settore ha comunicato che l’assemblea dei soci riunitasi ieri ha deliberato di procedere con l’azione di responsabilità nei confronti del consigliere Stefano Turri.
In merito al piano di possibile sviluppo dell’attività sociale, il management ha illustrato ai soci le principali linee guida del progetto “Vita 2017”, sulla trasformazione della società da media company a platform company, con l’obiettivo di valorizzare la capacità di produrre informazione, analisi specializzate e contenuti tematici sviluppando nuove linee di ricavo a ciò abbinate.
Il progetto “Vita 2017” si concretizza nelle seguenti aree di business:
– Media e Media Service: produzione e diffusione di notizie online e offline attraverso il database di Vita, siti web e social a marchio proprio e la rivista mensile Vita; produzione e gestione della comunicazione online e offline per conto di aziende profit e non profit, coerentemente con la propria mission;
– Consulenza: fornitura di servizi di consulenza specializzata ad enti, aziende e cooperative dei mondi profit e non profit per aiutarle a crescere e a confrontarsi con la società, il mercato e le istituzioni;
– Servizi a valore aggiunto nell’education e nella convegnistica volti a trasferire nel mondo reale degli operatori le proprie conoscenze e relazioni.
Le citate aree di business si avvarranno dell’attuale struttura editoriale in funzione di content provider, consentendone così una migliore valorizzazione e una accresciuta marginalità. Vita come platform company mira ad erogare tutti i servizi professionali di consulenza, education, e convegnistica avvalendosi di professionisti e strutture esterne attraverso un meccanismo di outsourcing, regolato da logiche di medio termine e da scrupolosi criteri qualità e affidabilità.
Il piano di sviluppo dell’attività sociale e il piano della ristrutturazione dei debiti saranno portati per approvazione in un prossimo CdA, che valuterà l’esistenza dei presupposti per il ricorso ad azioni volte al riequilibrio della situazione patrimoniale e finanziaria, alla luce della prosecuzione nelle interlocuzioni con gli investitori interessati a partecipare al rilancio dell’attività sociale e di quanto deliberato nel corso dall’assemblea circa l’azione di responsabilità.
Non si esclude che l’esito di tali valutazioni possano avere carattere liquidatorio, così da comportare la perdita integrale dell’investimento da parte degli azionisti.
L’assemblea ha inoltre confermato la nomina a consigliere di Fabrizio D’Angelo, manager specializzato nello sviluppo dell’industria dei media e dei magazine, che rimarrà in carica fino all’approvazione del bilancio al 31 dicembre 2017.