Il Ftse Mib termina le contrattazioni con un guadagno dello 0,5% anche grazie alla performance positiva del comparto bancario (+1,7%) maturata dopo le parole arrivate dal presidente della Bce Mario Draghi, che hanno controbilanciato il calo dei petroliferi appesantiti dal crollo del prezzo del petrolio.
I mercati europei hanno infatti reagito positivamente alle parole del presidente dell’Eurotower, che ha confermato i livelli dei tassi d’interesse e la durata del programma di acquisto di asset anche se ha poi precisato che il programma potrà essere esteso nel tempo finché non sarà raggiunta un’inflazione core nell’intorno del 2 per cento.
A beneficiare di questo scenario sono stato soprattutto i titoli degli istituti di credito, tra cui spiccano Bper e Ubi con guadagni rispettivamente del 3,3% e del 3,2 per cento. La banca lombarda ieri ha raccolto 500 milioni tramite il collocamento di un‘obbligazione subordinata Tier2 con ordini che hanno raggiunto gli 1,1 miliardi.
Bene anche Intesa che con un progresso del 2,5% si avvicina a quota 2,40 euro. L’istituto guidato da Carlo Messina nell’ultimo mese ha guadagnato l’11% grazie anche all’abbandono dell’operazione Generali.