Il primo gruppo indipendente nell’eolico in Italia ha presentato i risultati consolidati dello scorso esercizio, che riflettono l’ampliamento del perimetro societario con l’acquisizione del nucleo idroelettrico di Terni di E.On (527 MW) il 30 novembre 2015, di 11 parchi eolici in Francia (124 MW) e 6 in Germania (82 MW) consolidati dal 1° gennaio 2016, oltreché l’avvio di due parchi eolici in Polonia (40 MW) a inizio 2016. Ciò ha compensato l’impatto negativo derivante della diminuzione media dei prezzi elettrici sul mercato all’ingrosso.
Nel 2016 la produzione di energia elettrica è aumentata del 41,7% rispetto al 2015, passando da 5,33 TWh a 7,55 TWh, di cui circa 6,27 TWh in Italia, corrispondenti a circa il 2% dei consumi elettrici nazionali (1,5% nel 2015). Nel dettaglio, è aumentata di quasi il 34% la generazione eolica complessiva (+16% in Italia e +82% all’estero) e di ben il 49,2% quella programmabile (termoelettrica e idroelettrica). In sensibile incremento anche le vendite totali di energia elettrica, salite da 10,11 TWh a 12,30 TWh.
Alla luce di questi dati operativi, nel 2016 ERG ha registrato ricavi della gestione caratteristica superiori al miliardo (1.025 milioni), in progresso dell’8,6% su base annua ma inferiori ai 1.062 milioni previsti dagli analisti. Rispetto al 2015, l’Ebitda consolidato a valori correnti è balzato del 30% attestandosi a 455 milioni, battendo sia la guidance societaria a 440 milioni sia il consensus a 450 milioni, con una marginalità passata dal 37,1% del 2015 al 44,4% del 2016. Nel dettaglio, è aumentato significativamente il margine operativo lordo dell’eolico (+54 mln), grazie a una maggiore ventosità in Italia, cui si è aggiunto il pieno contribuito dell’idroelettrico (+76 mln), mentre è sceso l’Ebitda generato nel termoelettrico (-30 mln).
L’aumento di ammortamenti e svalutazioni del 48,6% rispetto al 2015, derivante dalle numerose acquisizioni fatte, ha limitato il progresso dell’utile operativo consolidato a valori correnti al +12,8% a quota 202 milioni, un dato comunque superiore ai 194 milioni attesi dagli analisti.
A fronte di un aumento degli oneri finanziari netti (+20,6% a/a) e imposte e minorities invariate, ERG ha archiviato il 2016 con un utile netto a valori correnti di 107 milioni, in incremento dell’11,5% rispetto al 2015 e dell’11,2% nei confronti del consensus. Il CdA propone all’Assemblea degli azionisti, convocata per il 20-21 aprile, la distribuzione di un dividendo pari a 0,5 euro per azione (in linea con il dividendo ordinario distribuito a valere sul risultato del 2015), che sarà messo in pagamento dal prossimo 24 maggio con stacco cedola il 22 maggio.
L’indebitamento finanziario netto al 31 dicembre 2016 è aumentato di oltre 109 milioni attestandosi a 1,56 miliardi, un livello comunque inferiore a quanto indicato sia dalla società sia dagli analisti (1,65 miliardi). La leva finanziaria è così passata dal 46 al 47 per cento. Questi dati riflettono l’acquisizione dei parchi eolici francesi e tedeschi (292 mln), l’ingresso nel Regno Unito (14 mln), la distribuzione di dividendi sia ordinari che straordinari (143 mln), nonché gli investimenti del periodo e il pagamento delle imposte. L’elevato flusso di cassa operativo netto del periodo, che ha superato i 400 milioni, ha comunque compensato tali fattori.
Nel 2016 il Gruppo ERG ha effettuato investimenti, inclusivi dell’M&A, per complessivi 366 milioni contro i 1.158 milioni del 2015.
Il management guidato da Luca Bettonte ha poi dato la guidance per il 2017:
- margine operativo lordo di 430 milioni, che riflette la scadenza di incentivi nell’eolico per 200 MW e il mutato contesto regolatorio nel termoelettrico in Sicilia, parzialmente mitigato dal contributo dei nuovi parchi eolici e da risultati attesi in crescita per il nucleo idroelettrico;
- l’indebitamento finanziario netto è atteso in riduzione a 1,45 miliardi, inclusivo di investimenti attesi per 140 milioni, che tengono conto della recente acquisizione in Germania [ERG – ACQUISTA ALTRI 6 PARCHI EOLICI IN GERMANIA] e della proposta di dividendo.