I principali listini europei avviano le contrattazioni ancora in rialzo dopo la precedente seduta chiusa in positivo grazie all’intervento di Mario Draghi. Dalle parole del governatore della Bce è filtrato un cauto ottimismo rispetto al recente passato e la banca centrale ha alzato le stime su inflazione e crescita dell’Eurozona per il 2017 e il 2018.
Intorno alle 9:25 il Ftse Mib di Milano guadagna lo 0,7%, l’Ibex 35 di Madrid è a +0,6% mentre il Dax di Francoforte, il Ftse 100 di Londra e il Cac 40 di Parigi sono in progresso dello 0,3-0,4 per cento.
Tra gli appuntamenti macro di oggi spicca il rapporto sull’occupazione americana di febbraio, dopo l’inatteso aumento di 298 mila unità stimato dai dati ADP di mercoledì. Un report che potrà condizionare la decisione della Fed sui tassi, anche se l’aumento del costo del denaro nella riunione di settimana prossima sembra ormai certo.
In Europa la Francia registra un inatteso calo della produzione industriale e manifatturiera nel mese di gennaio. In giornata sono attesi gli stessi indicatori relativi al Regno Unito, oltre alla bilancia commerciale britannica e i dati Istat sul mercato del lavoro italiano relativi al quarto trimestre 2016.
A mercati chiusi l’agenzia di rating Fitch comunicherà la revisione sul merito di credito della Germania, mentre Moody’s si esprimerà sull’Unione Europea.
Nel frattempo, sul Forex, l’euro scambia in area 1,06 sul dollaro, ancora sostenuto dalle parole di Draghi. In calo lo yen, con il cambio USD/JPY a 115,5 e l’EUR/JPY a 122,5, discesa che ha agevolato il Nikkei (+1,5%) nella sessione asiatica.
Fra le materie prime il petrolio tenta un timido rimbalzo dopo i cali delle ultime due sedute, ma Brent e Wti restano deboli, rispettivamente in area 52,3 e 49,4 dollari al barile. Ancora in calo l’oro, che ha bucato al ribasso la soglia dei 1.200 dollari l’oncia.
Sul mercato obbligazionario continuano le vendite sui titoli di Stato. Lo spread Btp-Bund riparte da 187 punti base con il rendimento del decennale italiano in salita al 2,31 per cento.
A Piazza Affari avvio positivo per i bancari, con BANCO BPM (+3,1%), UNICREDIT (+2,4%), BPER (+2,1%), UBI (+2%) e INTESA (+1,8%) fra i migliori del Ftse Mib.
In frazionale rialzo i petroliferi, dopo il calo di ieri in scia alla discesa dell’oro nero. Ancora in rosso, invece, STM (-0,6%), tra i peggiori della seduta precedente per le indiscrezioni su possibili ritardi nelle forniture a Apple.
Poco mossa ATLANTIA (-0,1%), che diffonderà in giornata i conti del 2016. In rialzo di circa mezzo punto percentuale LEONARDO, dopo le parole dell’Ad Moretti che ha annunciato ulteriori investimenti ed una presenza maggiore negli Stati Uniti, soprattutto nel settore cyber.
Apertura intorno alla parità per le utilities, fra cui A2A (-0,1%) che ha collocato con successo in private placement presso un numero ristretto di investitori qualificati un’emissione obbligazionaria da 300 milioni con scadenza marzo 2024, a valere sul proprio Programma EMTN.
Fuori dal listino principale, apertura positiva per BRUNELLO CUCINELLI (+2,8%), che ha chiuso il 2016 con utile ed Ebitda in crescita a doppia cifra, lievemente oltre le attese degli analisti. Il cda proporrà la distribuzione di un dividendo pari a 0,16 euro per azione (vs 0,13 euro pagati sul 2015), con un payout del 29,9%, in aumento rispetto al 26,5% dell’anno precedente.
In giornata, infine, sono previsti i conti di BANCA FINNAT, BANCA GENERALI, CEMBRE, FIERA MILANO, LU-VE, SAVE E VIANINI.