Mercati – Milano in cima all’Europa con le banche

Borse europee ancora ben intonate all’indomani del meeting della Bce, con Mario Draghi che ha usato una retorica meno accomodante rispetto al recente passato. Poco prima delle 12:00 Milano registra la miglior performance del Vecchio Continente, con il Ftse Mib che segna un +1% sostenuto dalle banche. In rialzo anche l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%), il Dax di Francoforte (+0,6%), il Ftse 100 di Londra (+0,6%) e il Cac 40 di Parigi (+0,4%).

Sul fronte macro, si attende soprattutto il dato sui non farm payrolls del dipartimento del Lavoro americano, da leggere principalmente in chiave Fed.

In Italia invece il tasso di disoccupazione del quarto trimestre è salito all’11,9%, dato peggiore del consensus che prevedeva una lettura stabile all’11,6 per cento. Rallenta, infine, l’economia britannica, con la produzione manifatturiera di gennaio in calo dello 0,9% su base mensile (-0,6% il consensus) e la produzione industriale in flessione dello 0,4% in linea alle attese.

Intanto le parole di Draghi di ieri continuano a sostenere l’euro nei confronti delle altre valute, con l’EUR/USD a 1,0615 e l’EUR/JPY a 122,5. In rialzo anche il dollaro sullo yen, con l’USD/JPY a 115,4.

Tra le materie prime, timido rimbalzo del petrolio dopo il crollo delle ultime due sedute, con il Brent (+0,1%) a 52,3 dollari e il Wti (+0,3%) ancora sotto i 50 dollari. Prosegue invece la discesa dell’oro, che ha bucato al ribasso la soglia dei 1.200 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, stabile lo spread Btp-Bund in area 187 punti base, con il rendimento del decennale italiano al 2,32 per cento.

Tornando a Piazza Affari, ancora in grande spolvero le banche con BANCO BPM (+4,5%), UNICREDIT (+4,3%), BPER (+3,3%), UBI (+2,4%) e INTESA (+2,3%).

Tra le utilities deboli A2A (-0,8%), che ha collocato un bond da 300 milioni, SNAM (-0,6%), e TERNA (-0,7%). Poco mossa ATLANTIA, in attesa della pubblicazione dei risultati 2016, mentre scivola in fondo al listino YNAP (-1,3%)