A 15 minuti dall’apertura delle contrattazioni i futures sui principali indici continentali scambiano in rialzo dello 0,3-0,4%, preannunciando un avvio convincente per le borse europee, dopo la precedente seduta chiusa in positivo grazie all’intervento di Mario Draghi. Dalle parole del governatore della Bce è filtrato un cauto ottimismo rispetto al recente passato e la banca centrale ha alzato le stime su inflazione e crescita dell’Eurozona per il 2017 e il 2018.
La giornata di ieri è stata caratterizzata anche dalla discesa del petrolio, che ha penalizzato in parte pure la performance degli indici di Wall Street. I tre indici principali sono riusciti comunque a recuperare nel finale, chiudendo con un guadagno inferiore al decimo di punto percentuale, mentre continua la striscia negativa del Russell 2000.
Tra le piazze asiatiche, in mattinata, vola Tokyo agevolata dallo yen debole, mentre continuano a stentare le borse cinesi.
Tra gli appuntamenti macro di oggi spicca il rapporto sull’occupazione americana di febbraio, dopo l’inatteso aumento di 298 mila unità stimato dai dati ADP di mercoledì. Un report che potrà condizionare la decisione della Fed sui tassi, anche se l’aumento del costo del denaro nella riunione di settimana prossima sembra ormai certo.
In Europa, oltre ai dati di gennaio sulla bilancia commerciale tedesca (già diffusi) e britannica, sono attesi gli indicatori riguardanti la produzione industriale e manifatturiera di Regno Unito e Francia. In Italia l’Istat diffonde i dati sul mercato del lavoro relativi al quarto trimestre 2016, con il tasso di disoccupazione trimestrale (precedente 11,6%).
A mercati chiusi l’agenzia di rating Fitch comunicherà la revisione sul merito di credito della Germania, mentre Moody’s si esprimerà sull’Unione Europea.
A Piazza Affari ancora attenzione sui petroliferi, dopo il calo di ieri in scia alla discesa dell’oro nero. Da monitorare anche STM, penalizzato nella seduta precedente dalle indiscrezioni su possibili ritardi nelle forniture a Apple.
Occhi puntati anche su ATLANTIA, che diffonderà in giornata i conti del 2016 e su LEONARDO, dopo le parole dell’Ad Moretti che ha annunciato ulteriori investimenti ed una presenza maggiore negli Stati Uniti, soprattutto nel settore cyber.
Tra le utilities, si segnala che A2A ha collocato con successo in private placement presso un numero ristretto di investitori qualificati un’emissione obbligazionaria da 300 milioni con scadenza marzo 2024, a valere sul proprio Programma EMTN.
Per quanto riguarda i bancari, si segnala che MPS (ancora sospesa) ha approvato il consuntivo 2016 e ha modificato alcune voci dei risultati preliminari comunicati lo scorso 9 febbraio. A seguito di queste modifiche la perdita netta dell’esercizio è scesa da 3.380 milioni a 3.241 milioni.
Infine, fuori dal listino principale, sono previsti i conti di BANCA FINNAT, BANCA GENERALI, CEMBRE, FIERA MILANO, LU-VE, SAVE E VIANINI.