Il Ftse Mib archivia la scorsa ottava invariato a 19.658 punti, in una settimana in cui la Bce ha lasciato invariati i tassi e il Qe, facendo comunque trapelare un cauto ottimismo e utilizzando una retorica meno accomodante rispetto al recente passato. Intanto i buoni dati del lavoro del mercato americano hanno definitivamente confermato la convinzione dei mercati di un imminente intervento restrittivo da parte della Fed.
Per quanto riguarda il settore dell’auto, il Ftse Italia Automobili e Componentistica arretra del 2,2% w/w rispetto al -1,3% w/w del corrispettivo indice europeo.
Tra le big del comparto, Cnh è l’unica a chiudere l’ottava in positivo (+0,3% w/w) dopo aver toccato anche il massimo dell’ultimo anno a 9,22 euro. In calo invece Brembo (-1,3% w/w) e Ferrari (-1,8% w/w).
Vendite anche su Fca (-3% w/w) nella settimana in cui Psa e General Motors hanno raggiunto l’accordo per la cessione di Opel al gruppo francese. Un deal che secondo Marchionne avvicinerebbe l’ipotesi di un’operazione tra la casa di Detroit e Volkswagen, hanno che se è arrivata pronta la smentita di Wolfsburg.
Nel segmento delle piccole e medie capitalizzazioni, bene Piaggio (+2,5% w/w) anche dopo la presunta offerta presentata da Leonardo per la divisione motori. Vola Pininfarina (+31,5% w/w) che nell’ultimo mese ha guadagnato oltre il 57% anche in seguito all’annuncio di una commessa da 65 milioni per la realizzazione di un auto elettrica. Non si è ancora esaurito, infine, l’effetto trimestrale per Sogefi, sui massimi di un anno a 2,92 euro dopo un +7,3% w/w e un +37,5% nell’ultimo mese.